La piscina
Data: 26/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BlackCat
... struscia. Quanta voglia ho di questo suo cazzo…La sua mano mi scorre lungo la schiena, arriva alla nuca e afferra i capelli. Mi stacca da sé con forza. Ho la bocca umida e la lingua che ancora brama la sua. “Lo vuoi?” mi chiede tra il sornione e la belva eccitata… “Sì che lo voglio” e mentre lo dico già si fa strada dentro di me. Con quello stesso impeto che ha avuto prima nel baciarmi, nello spogliarmi, nello strappare gli slip, così, con forza la sua punta si fa strada dentro di me, una mano sempre a tenermi la testa rovesciata indietro, l’altra a tirare verso di sé il mio bacino. Con prepotenza e un gemito mi entra tutto dentro. A forza. Sono bagnatissima, non oppongo resistenza, lo voglio da impazzire. “Sei stretta… stretta come piace a me… da quanto tempo ti volevo… e sei qui…” mentre dice queste parole nell’incavo del mio collo ha incominciato a ritrarsi e spingere, e ritrarsi e spingere, e ogni spinta con più potenza, e ogni spinta mi toglie il fiato. Se continua così eccitata come sono…E si ritrae e spinge. Ancora, ancora, ancora…… Non ce la faccio più. Inizio a farmi sentire, non mi controllo più. E lui continua. Lo estrae tutto. Spinge forte, si ritrae e con la spinta successiva vengo.Quasi un urlo. Un’esplosione. Sono sconquassata. E lui lì. Continua. Imperterrito. Ritrarsi e spingere. Ritrarsi e spingere. Io continuo a godere di questo sfregamento, di questo cazzo che mi riempie e mi fa sentire viva. E arriva un altro orgasmo. Potente, profondo.“Sapevo che ti ...
... sarei piaciuto…” e così viene anche lui, con un basso ruggito sul mio collo.Ma continua… continua il suo ritmo incessante, non perde consistenza, non perde vigore, continua a spingere… “Oddio! Come fa? Di solito gli altri vengono e ciao, invece lui….” Penso mentre un nuovo orgasmo inizia a montare dentro di me. Sento il calore del suo seme che scivola e lubrifica aiutando lo scorrimento, oddio… lo scorrimento…. “Vengo!” esplodo per la terza volta! La terza volta!!!Una sua mano su una mia chiappa, l’altra sorregge una gamba… e io incurvata all’indietro, la mano appoggiata al bancone dietro di me…Di scatto esce, lasciandomi vuota e senza fiato. Odio quando un bel cazzo duro esce da me… lo voglio dentro, non voglio che esca.Mi tira giù dal bancone “Inginocchiati!” È un ordine, non è una richiesta.“Ma lo voglio ancora” protesto. “Dopo! Ora giù!” spingendomi le spalle.Stringendo le cosce più che posso per tenere stretta la sensazione dell’ultimo orgasmo provato, mi metto in ginocchio, davanti a lui, davanti al suo totem… un monumento devono fare! Un monumento a questo cazzo meraviglioso!Svetta, imperioso, davanti alla mia bocca. Umido. Tumido. Invitante.Mi lecco le labbra e mi avvicino. Da dove parto, da dove parto, da dove parto…Tiro fuori la lingua e parto dalla base, davanti a me, dalla base una leccata fino alla punta. Quando arrivo su i miei occhi sono nei suoi. Il suo sguardo… oh, il suo sguardo.Un’altra leccata. Dalla base fino alla punta…… uno sguardo. E la mia lingua passa ...