1. La moglie in vacanza


    Data: 27/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: HoBoccaVelluto

    ... la porta si aprì ed entrò pure Franco, continuò lui ad insaponarmi e mentre lo faceva cercava con le dita il mio buchino, io insaponai lui, il suo cazzo non si era mai ammosciato completamente.
    
    Uscimmo dalla doccia, Franco mi diede un accappatoio, la notte era talmente afosa e Franco andò in cucina e ritornò con due birre.
    
    -Che ne dici Giulio di restare qua a dormire o devi andare a casa?
    
    -Nessun problema Franco, ormai è più di un anno che vivo in un appartamento a 500 metri dalla casa dei miei, vado da loro domani per pranzo.
    
    -Bene domani ti porto a casa per pranzo, e ora beviamoci sta birretta e poi andiamo a letto.
    
    Finita la birra chiesi a Franco:
    
    -Mi fai vedere la stanza dove dormirò?
    
    -Certo vieni.
    
    Mai avrei pensato, mi portò nella sua camera da letto.
    
    -Si dorme qua, io nel lato destro, forza possiamo anche sdraiarci.
    
    Franco prese il mio accappatoio , ci coricammo e spense la luce.
    
    -Giulio non pensare di dormire subito.
    
    Appena fini di dire così le nostre due bocche erano di nuovo unite, e ancora una volta le sue grandi mani erano sulle mie chiappe, mi baciava e piano piano le sue dita cercavano il mio buchetto, ad un tratto le bocche si staccarono e mi fece leccare le dita della sua mano, quando furono ben bagnate di saliva andò a cercare ancora il buchetto e vi infilò due dita.
    
    -Giulio non è la tua prima volta ,vero?
    
    -No non è la prima volta, anche se ogni volta può essere la prima, poi tu hai un bell’attrezzo lungo e ...
    ... largo.
    
    - Te lo voglio far sentire un poco.
    
    Franco mi fece sdraiare prono sul letto, e a un tratto il suo corpo fu sopra il mio, la sua bocca mi baciava il collo, srotolò sulla sua asta ormai già bella dura, un preservativo, che aveva preso dal comodino e piano piano la sua cappella iniziò ad entrare dentro di me, ora ero io che gemevo di piacere.
    
    Era una posizione un po’ scomoda e allora pensò di farmi mettere a 90 appoggiato sul letto e lui dietro, lo fece entrare piano, ma ad ogni affondo era un centimetro in più.
    
    Lo faceva con dolcezza, come arrivò a farlo entrare una buon parte, sentii le sue dita stringermi i capezzoli.
    
    Dopo un po’ di colpi decise di cambiare ancora posizione si sdraiò sul letto, io sopra a smorza candela.
    
    Sentivo la sua sta sempre più dura,
    
    -Vengo Giulio vengooooo.
    
    Sentivo il serbatoio del preservativo riempirsi, piano piano lo sfilò, vi era molto liquido.
    
    Si alzò dal letto per andare in bagno a lavarsi l’uccello.
    
    Come ritornò mi abbracciò e ci addormentammo.
    
    Mi svegliai verso le nove, Franco mi stava appiccicato dormiva, ma la sua asta era sveglia, ad un tratto socchiuse gli occhi mi diede un bacio e si mise supino.
    
    Non resistetti e inizia ancora fargli un pompino, che Franco accettò volentieri, intanto che lo spompinavo per bene lui mi accarezzava le palle e giocava con il mio pisellino.
    
    Questa volta come sentii che stava per godere strinsi le mie labbra intorno alla sua asta e il suo seme riempì la mia bocca.
    
    Ci ...