1. Le preoccupazioni di mia madre


    Data: 29/06/2018, Categorie: Tabù Autore: sukh1122, Fonte: xHamster

    ... sfogliava pure i miei libri e quaderni: non capivo cosa sperasse di trovarvi. Questo controllo ossessivo però lo faceva in assenza dei miei fratelli e di mio padre che, credo, non seppe mai nulla.Intanto crescevo e cambiammo casa; persi di vista i compagni della prima infanzia e continuavo a giocare a calcetto e a studiare. Mi avviavo alla pubertà e come tutti i ragazzi della mia età mi capitava spesso di toccarmi, di inorgoglirmi della prima peluria e della crescita delle dimensioni del cazzetto. Di ragazze neppure l'odore, anche per colpa della mia timidezza. Purtroppo anche le mie masturbazioni non erano serene; spesso dovevo interromperle per l'improvvisa entrata di mia madre nella cameretta di studio e persino nel bagno. Non voleva che mi chiudessi in bagno come avrei voluto per via, diceva, del suo bisogno di entrare per la lavatrice o per le tante esigenze del lavoro domestico. Entrava sempre all'improvviso senza rumori che anticipassero il suo ingresso: facevo appena in tempo a togliere le mani dal mio arnese, ma non abbastanza da impedirle di vedere il mio cazzetto duro che fuorusciva prepotentemente dalle cosce, malgrado tentassi di chiuderle. Non diceva nulla, ma lanciava occhiatacce eloquenti.Avevo da poco superato i 13 anni quando un pomeriggio, tornato dalla solita partitella di calcetto, le chiesi se potevo fare il bagno visto che ero molto sudato e sporco di polvere. Mi assicurò che me l'avrebbe preparato subito; quando fu pronto mi avvertì e mi raccomandò di ...
    ... non addormentarmi in vasca come facevo di solito. Mi parve un avvertimento a non masturbarmi; infatti, anche se il tepore dell'acqua e l'età mi tenevano il cazzo in costante erezione, resistetti alla tentazione di masturbarmi. Lei peraltro entrò ben due volte in bagno: gettò tutte e due le volte un'occhiata finto distratta al mio cazzo e uscì via prendendo uno straccio o la scopa. Finalmente uscii dal bagno maledicendo dentro di me la sua eccessiva preoccupazione che manifestava solo verso di me e non ne capivo le ragioni. Andai in camera mia dove lei mi aveva fatto trovare la biancheria intima pulita; mi guardai allo specchio dell'armadio, allentai il telo umido e il mio cazzo era ancora lì: eretto, duro e caldo che aspettava solo di essere agitato per darmi quel piacere intenso di vibrazioni interiori. Origliai da dietro la porta e sentii che era indaffarata al balcone con la biancheria: presi energicamente in mano il mio cazzo, lo agitai fortemente in sù e in giù, mentre lo ammiravo riflesso nello specchio e dopo pochi colpi un enorme brivido mi percorse la schiena: dal mio cazzo per la prima volta schizzò una sorprendente colata di sperma che bagnò lo specchio, il pavimento e il mio piede. Fui preso subito dopo da un'improvvisa paura di essere scoperto; pulii lo specchio, il pavimento e il mio piede con dei fogli che strappai dal quaderno e, sentendola arrivare, buttai la carta imbrattata sotto la scrivania in attesa di farla sparire appena possibile.Mi rivestii in fretta ...