1. Le preoccupazioni di mia madre


    Data: 29/06/2018, Categorie: Tabù Autore: sukh1122, Fonte: xHamster

    ... non senza aver ammirato per un'ultima volta la cappella ancora rosso fuoco e umida del mio primo sperma: ero felice dentro di me, mi sentivo ora un pò più uomo, anche se l'ansia di essere scoperto da mia madre non mi aveva consentito di godere a pieno quella prima esperienza Ma le preoccupazioni non mancarono: entrò mia madre per ritirare il telo da riporre in bagno e vide quella palla di carta, la raccolse senza pensarci su e afferrandola dovette avvertire quel senso di umido sulle dita. Si fermò per un attimo lunghissimo, si guardò la mano da cui si distaccavano filamenti e passandomi davanti (ero pronto per un solenne rimprovero o peggio) con un sorriso malizioso, mi carezzò i capelli e mi disse con una parola in dialetto: sporcaccione, ora mi racconterai. Avevo paura del solito interrogatorio, invece mi chiese se era la prima volta che eiaculavo, se mi era piaciuto e soprattutto volle sapere a chi aveva pensato nel masturbarmi. Ero imbarazzatissimo e tacqui, ma lei insistette severamente e minacciò di far sapere i miei segreti di bambino; risposi percò alle prime due domande per cui era meno difficile rispondere; alla terza dovetti mentire con qualche difficoltà: per la verità da tempo le poche volte in cui riuscivo a completare una masturbazione la dedicavo proprio a lei che invocavo con parolacce interiori tipo troia e puttana perchè odiavo la sua intromissione nella mia vita intima e... anche perchè crescendo cominciavo ad apprezzare le sue forme giunoniche, ma non ...
    ... grasse che confortavano la mia solitudine. Confessai quindo che avevo pensato ad una compagna di scuola da poco conosciuta. Sembrò soddisfatta e mi disse: bravo. Rimasi di stucco, ma per la prima volta dopo quell'episodio dell'infanzia capii qualcosa delle ragioni delle preoccupazioni di mia madre;Nell'inverno successivo non successe nulla di particolaremente rilevante tranne il solito controllo ossessivo da parte di lei; imparai ad evitare le sue imbos**te, ma non potei fare a meno quando un giorno, tornato da una lunga e sfiancante partita di calcetto, mi ero attardato per strada per non farmi vedere sudato e paonazzo e asciugai il mio sudore tutto addosso. Quando rincasai, cenai con fatica e andai a letto portando con me un libro dicendo che avrei studiato. Invece ero troppo stanco e un pò depresso; mi addormantai subito, ma fu una nottataccia.La mattina presto mi svegliai in un bagno di sudore, sentivo tanto caldo e mi girava la testa: avevo la febbre molto alta e un forte dolore all'inguine che non mi dava pace. Mio padre mi misurò la febbre e si allarmò: era quasi 40°. Mi lamentai di un forte dolore all'inguine e pensò che avrebbe potuto aiutarmi quella vecchietta che in un'occasione precedente, all'età di 7-8 anni, mi aveva massaggiato con dell'olio tiepido. Ma la vecchietta abitava nel vecchio quartiere ormai distante dalla nostra nuova casa e forse non era più in grado di essermi d'aiuto.Intanto mio padre doveva andare in ufficio, i miei fratelli erano già andati via e ...