1. una stupida ripicca


    Data: 29/06/2018, Categorie: Lesbo Cuckold Sesso di Gruppo Autore: risoamaro_m, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Anna, ho ventisette anni e sono sposta da tre anni con Paolo che ha la mia stessa età. Sono una bella ragazza, alta uno e settantacinque, seno una terza un po scarsa, occhi chiari, capelli neri e lunghi. Ho un bel fisico snello e tonico, gambe lunghe e affusolate, e anche se tutti mi dicono il contrario, credo di avere il culo un po troppo grande. Mio marito è un bel ragazzo, alto più di me, spalle larghe, fisico da vero nuotatore, occhi scuri, e ha anche una discreta dotazione, si ha bel cazzo non troppo lungo ma abbastanza grosso. Siamo stati fidanzati due anni, poi un bel matrimonio, e da allora abbiamo iniziato al nostra vita matrimoniale fatta di cose semplici, come quella di tante coppie coetanee. Lavoro, amici, serate con i suoceri, o ferie, a volte da soli, altre in compagnia. Ha un carattere allegro, e questo mi piace molto di lui, ma ci sono cose, che ho scoperto con il tempo vivendo insieme, che mi mandano letteralmente in bestia. All’inizio non ci davo molta importanza, poi invece col tempo, mi sono accorta che per lui erano cose assolutamente normali. La prima vera incazzatura di questo tipo l’ho presa quando dovevamo andare al battesimo di mia nipote. La cosa coincideva con una gara di pesca alla quale lui voleva partecipare. Ovvio, lui non ci voleva venire. Per lui le sue necessità, sono inderogabili, infischiandosene di quelle degli altri. Dopo tanto pregare, eravamo giunti ad un accordo. Vai a pesca, ma a metà mattinata, torni, e andiamo al ...
    ... battesimo. Stupida io che ci ho creduto. È tornato alle sei del pomeriggio quasi sbronzo con un trofeo in mano, felice di quello che aveva fatto in barba ai miei desideri. Per ripicca sono stata alcuni giorni col muso, facendo in modo che lui si rendesse conto del mio disappunto, mi ha coccolato per un po, ma poi le cose sono tornate come prima. Per quieto vivere ho lasciato perdere. La seconda volta è stata davvero una porcata da vera carogna. Circa sei mesi dopo, dovevamo partecipare assieme ai miei genitori, e altri parenti al cinquantesimo di matrimonio della sorella di mio padre che abita in un’altra città distante da noi. Per questo evento avevo impiegato tanto tempo, sia per organizzare le persone che sarebbero dovute venire con noi, sia per il viaggio. Stupidamente non avevo fatto caso che la data, a metà Maggio, coincideva con una importante gara del campionato, dove la sua squadra del cuore, a pari punti con la diretta inseguitrice, avrebbe giocato una partita che in caso di vittoria, le valeva il campionato. Ovvio un simile evento per lui era imperdibile. Il sabato che saremmo dovuti partiti per il mio evento, durante il quale saremmo rimasti fuori tre giorni, lui mi dice che ha la febbre a 39°. Ci resto malissimo. Vedo lui che sembra moribondo, e sono combattuta fra il restare o andare con gli altri. “Amore vai pure, non ti preoccupare per me, mi bastano un paio di giorni di riposo e qualche tachipirina, e vedrai che lunedì starò già bene.” Decido di partire con dei sensi ...
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