La fame di sesso con marzia e vittorio
Data: 30/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: gynoanaldream
Rientrato a casa dopo la scopata da Vittorio, non riuscivo a smettere di pensare a quelle ore di godimento. Andai subito in bagno senza farmi tanto notare dai miei, mi spogliai e presi a toccarmi il buco del culo; mi infilavo le dita fino in fondo, alla ricerca del piacere e, soprattutto, del ricordo del piacere provato poco prima. Desideravo penetrarmi con qualsiasi cosa, ma ciò che ardeva nei miei pensieri era la brama di provare ancora la carne viva del cazzo. A quei tempi non c’era alcun cellulare e l’unica cosa che volevo, per me era diventata un’ossessione, irraggiungibile; il giorno dopo, rientrato da scuola, uscii nuovamente da casa inventandomi la scusa di un corso speciale alla palestra; giunsi alla fermata del bus e li aspettai che si facesse vivo Vittorio; niente da fare. Il giorno dopo, dovendo andare in palestra, mi ritrovai di nuovo alla fermata del bus e questa volta ecco rispuntare Vittorio ! Mi riconobbe immediatamente fu sufficiente un cenno che di li a poco rifacemmo il percorso verso casa sua, con la stessa modalità della prima volta. Sempre con cautela risalii le scale, al pensiero di quello che, forse, sarebbe successo, presi a bagnarmi e a sentirmi un calore sopraffarmi fino al volto. Alla vista della porta socchiusa quasi ebbi la sensazione di annebbiamento della vista, non riuscii a connettere. Marzia si affacciò appena, capii, entrai e immediatamente mi spogliai, mi portai le mano sui glutei e gli allargai mostrando il buco del culo; poi mi ...
... strizzai l’uccello raccogliendone il liquido per lubrificarmi l’ano; non capivo più niente !
Marzia mi palpeggiò e chiamò Vittorio dicendo “fratello ! vieni a vedere che bella sorpresa ?” ; Vittorio mi aspettava, ma mai poteva immaginare di trovarmi nuda, così senza veli; io iniziai a sussurrare “scopatemi,…fatemi quello che volete,…scopatemi!”. Marzia mi fece accomodare in camera da letto, mentre mi preparava i clisteri, Vittorio ci seguì e senza fargli calare le braghe, gli tirai fuori la verga in avanzata fase di erezione e presi a spompinarlo avidamente tenendomi piegata sui piedi nudi, mentre con le mani mi lubrificai il culo raccogliendo lo sperma dal mio uccello.
Finalmente giunse Marzia con tutto l’occorrente e iniziò quel trattamento miracoloso; a quel punto Vittorio si allontanò e rimasi solo con quella donna fantastica; ad ogni infilata della cannula, mi allargava il buco con le sue mani senza provocare alcun dolore; ipnotizzato dal piacere non volevo finisse mai. Ad ogni evacuazione Marzia si alleggeriva degli indumenti ed ogni volta che ritornavo dal bagno, vederla sempre più nuda mi faceva godere, aumentando la tentazione di masturbarmi; verso le ultime irrigazioni prese a infilarmi sempre più dita, fino alla fine a farmi entrare tutta la mano. All’ultimo clistere mi fece mettere alla pecorina dal letto facendomi appoggiare con le mani sul pavimento e mi disse “bella mia, dopo averti riempita, ti infilo la mano e andiamo insieme al bagno, così ci scarichiamo le ...