1. londra


    Data: 15/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: alexis415, Fonte: RaccontiMilu

    ... assumendo delle caratteristiche sempre più marcate . Pranzammo rapidamente, rassetti tutto anche se ero ancora indolensito dalle frustate che mi aveva dato . questo dolore mi procuarva un sottile ed intimo piacere, che troia che ero diventata. Lui si alzò e si avviò in cucina dove mise il pentolino della ceretta sul fuoco per farla sciogliere. Sentii l'odore della ceretta sciogliersi, mi disse di prendere delle grosse asciugamani, le presi e me le fece stendere sul tavolo, mi fece stendere a pancia sotto e iniziò a spalmarmi la bollente ceretta sulla schiena e sul culo. Dopo poco con violenza tirò via la ceretta dove rimasero attaccati pochi peli che avevo. Mi massaggiò con della crema e iniziai a sentire una piacevole sensazione di freschezza. Mi sentivo bene perchè stavo facendo qualcosa che mi avrebbe migliorato esteticamente e sopratutto davo piacere al mio padrone . Ormai ero completamente depilato, liscissimo, ben unto e curato. Lui scese e mi lascio solo, approfittai per farmi un bel clistere. Era una abitudine che ormai avevo preso e facevo spesso, dovevo essere sempre pronto e pulito per il mio padrone. Dopo circa mezz'ora ritornò e mi chiamò a sè , mi avvicinai a lui e mi disse che questa sera sarebbe venuto un suo amico a cena e che avrei dovuto preparare una buona cenetta e fargli fare una bella figura. Capii che la persona che sarebbe venuta avrebbe approfittato di me e mi vergognava moltissimo il pensiero di farmi vedere da altri in quella situazione. Ero ...
    ... veramente turbato, avrei potuto rifiutare, andare via, ma qualcosa più forte di me mi diceva di rimanere. Iniziai a cucinare con un nodo in gola, preparai una bella tavola ben curata, mi misi il grembiule azzurro e mi faci vedere da lui per avere un suo giudizio. Non fu molto loquace, ma mi confortò mettendomi una mano sul culo che apprezzai moltissimo. Verso le 7 sentii bussare alla porta, mi disse di andare ad aprire. Andai ad aprire con molta titubanza. Spalancai la porta cercando di fare un convenevole sorriso. Si presentò una persona che in apparenza aveva più di settanta anni, capelli bianchi, rugoso, ma distinto e profumato. Lo salutai mi presentai e lo invitai ad accomodarsi. Vidi negli occhi di Steve, così si era presentato, un certo senso di approvazione. Infatti quando venne il mio padrone, si complimentò con lui per il bel bocconcino che aveva come cameriera. La cosa naturalmente mi gratificò ma mi creava disagio pensare che una persona così anziana avrebbe potuto approfittare del mio corpo, iniziavo a provare un certo senso di disgusto. Dopo alcuni convenevoli con Steve, mi fece servire l'aperitivo e mi chiese di iniziare a preparare perchè di lì a poco avrebbe voluto cenare. Venti minuti dopo erano accomodati a tavola ed io iniziai a portare i piatti. Tornavo immediatamente in cucina. Tornai in sala da pranzo per versare del vino, iniziai dal mio padrone il quale mentre versavo, mi mise una mano sotto il grembiule pizzicandomi il culo. Sorrisi e terminato di versare ...
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