1. La Mia Matrigna


    Data: 16/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    ... morbido guanto bagnato. Tenni a freno la mia eccitazione. Lei aprì gli occhi e mi guardò ardentemente con il suo sguardo amoroso. In quell'istante capimmo che amore e sesso s’incastrano. “No, no, no” lei sussurrava vogliosa e sempre più a bassa voce, ma non si mosse per arrestarmi. I suoi umori grondavano sulle sue cosce.La penetrai ancora un po’, ora ci univano solo le nostre parti sessuali. Sentivo il calore della sua fica sulla punta del mio glande. Involontariamente strinse un po’ la vagina, il suo desiderio era molto forte, stava incominciando a tremare tutta. I nostri corpi erano collegati nel punto più strategico. Lei con una voce roca e lussuriosa quasi implorandomi disse: “Per favore Dino, per favore!” Subito replicai: “per favore cosa?” Lei ripetette: “per favore, per favore!”. Sapeva quello che desiderava ma non voleva dirlo. Allora mi arrischiai a toglierle il pene in parte come lo stessi rimuovendo completamente, ma lei mi afferrò i fianchi e lo tenne fermo dentro il suo corpo. Implorandomi di nuovo “per favore!” Io allora le chiesi “Sii esplicita!”. Lei disse “ti voglio dentro, chiavami!”. “Sei sicura?” Le chiesi “Si” lei replicò “per favore chiavami!”. Avevo vinto questa battaglia emotiva e sorridendo ora reclamavo il mio premio.Lentamente mi spinsi dentro di lei, centimetro dopo centimetro finché le mie palle non furono a contato con la pelle morbida delle sue natiche. Il mio corpo era in fiamme. Lei abbracciandomi s’incominciò a muovere con degli spasmi, ...
    ... poi sentii un urlo di gioia, era molto tempo che non sentiva il cazzo di un uomo dentro di lei. Io ero in lotta con me stesso per controllare e portare più a lungo il mio orgasmo. Feci ricorso a tutte le mie forze. Mi sentivo benissimo, sentivo il mio cazzo nel suo guanto di velluto. Guardavo il suo bel viso e poi le diedi un bacio sulle labbra, soffocando i suoi gemiti. La mia lingua andò in profondità nella sua bocca come il mio cazzo stava nel suo buco caldo e accogliente. I nostri corpi ora erano in simbiosi ed erano collegati sia fisicamente sia emotivamente. Tirai la lingua dalla sua bocca e le dissi: ”Ora ti scopo!” incominciai a penetrarla e poi indietreggiare. Mi fermai un attimo con il glande sulle grandi labbra e poi la infilzai con veemenza, lei mi strinse il cazzo come in una morsa quasi spremendolo: “Chiavami ho bisogno del tuo cazzo meraviglioso, mettilo tutto dentro!” Il suo controllo sparì si era persa nel delirio sessuale. Ormai lei urlava di piacere, la sua mente aveva perso ogni controllo del suo corpo. Io avevo trovato una fantastica capacità di resistenza e la stavo utilizzando per far diventare Monica pazza di desiderio. La penetrai velocemente e poi quando ebbi il cazzo tutto dentro, glielo strofinai sulle sue pareti, ci muovevamo freneticamente mentre le mie palle schiaffeggiavano le sue natiche. Lei stava avendo delle convulsioni di piacere e dai suoi occhi si vedeva che era innamorata pazza di me. Mi disse: “Ti amo con tutta me stessa”. La sua estasi ...
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