1. La Mia Matrigna


    Data: 16/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster

    ... era dipinta sul suo volto, stavamo vivendo dei momenti magici e avevamo toccato dei picchi di godimento che non avevamo mai raggiunto prima. Lei mi teneva bloccato dentro di sé con le sue gambe che erano avvinghiate alla mia schiena, mentre il mio sperma le irrorava il suo grembo. Crollai su di lei e mi rotolai di lato.Quando provai a baciarla, mi accorsi che aveva perso conoscenza, poi dopo un po’ si mosse. Si alzò e vide il mio viso preoccupato e mi disse a bassa voce “perché può essere sbagliato quello che abbiamo appena fatto se io mi sono sentita quasi in paradiso vivendo con te questi momenti magici?”. Quella notte facemmo l’amore fino all'esaurimento delle nostre forze con immensa soddisfazione finale.Il mattino successivo mi alzai tardi, Monica non era più accanto a me nel letto. Andai in bagno e la raggiunsi in cucina. Lei mi salutò con un ampio sorriso mi preparò la colazione e si sedette accanto a me. Aprì di nuovo il suo cuore e mi disse: “Ti amo come non amato mai nessuno, non ho rimpianti per quello che è successo. Sto cambiando il mio modo di pensare. Cerco di essere libera da ogni condizionamento sia religioso sia sociale e non avere tabù. I condizionamenti di qualsiasi tipo da tempo scivolano come l’olio sul piano inclinato del mio essere. Desidero essere libera. Mi attengo alle regole della nostra società, anche se qualcuna non la condivido. Non desidero reprimere le mie pulsioni sessuali, altrimenti diverrei nevrotica. Mi chiedo perché due persone ...
    ... maggiorenni che si amano non possono esprimere apertamente il loro amore?”. Mentre lei parlava, le baciai il dorso della mano e delle lacrime cominciarono a rigare il suo viso. Ci baciammo teneramente sulle labbra, gustai il salato delle sue lacrime e poi la strinsi più vicino a me e le diedi un bacio appassionato.Passò qualche giorno che non avevamo fatto l’amore, avevo voglia di lei. Quella mattina mi alzai un po’ più presto, aspettai che si svegliasse, la salutai. Lei si preparò per fare colazione ed io lessi sul volto che aveva voglia di me. Feci spazio sul tavolo, le tolsi il vestito di casa quasi con violenza la stesi sul tavolo, mentre lei attonita mi chiedeva cosa stessi facendo, le alzai le gambe e tirai giù lo slip. Lei continuava a chiedere “cosa stai facendo?” Le risposi secco “Devo fare colazione”. La mia bocca era nella sua vagina e la stavo mangiando come un pazzo. Le mie labbra e la lingua erano dappertutto, mi stropicciai la testa nel suo succo profumato, lei gridava di piacere e raggiunse l’orgasmo più volte. Poi appena mi stancai la mascella a furia di leccarla, le infilai il mio lungo cazzo nella fica. "Ahhhhhh!!!" "Ahhhhhh!" lei gridò, il tavolo cigolava sotto il suo peso. La presi in braccio come un fuscello, mentre lei si teneva aggrappata a me cingendomi con le sue braccia il collo. Stavamo in piedi ed ero tutto dentro di lei, vedevo i suoi occhi estasiati e supplichevoli. Mi disse: “lo sento tutto dentro di me sto provando delle sensazioni bellissime”. ...
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