"Far sesso" - "Far l'amore".
Data: 02/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Tibet
... ricco, aveva preso l'abitudine di portare la figlia e la sua famiglia, ora oltre al marito c'era un bimbo, con sé durante le sue vacanze, lui... la moglie e la famiglia della figlia. E riuscivano a trovarsi e a soddisfare la loro esigenza di sesso. Quella volta... ad Ischia, il padre era riuscito solo a scatenare la sua voglia, la sua libidine ma non a soddisfarla, durante la mattinata, mentre la moglie era alle cure e il genero a pesca, si trovarono nella stanza di lei e fecero sesso, ma lui sbrigò in fretta il suo bisogno, la prese dietro e brevemente la usò, le venne dentro e subito dopo se ne andò, lasciandola ancora senza soddisfazione. Così dopo aver pranzato assieme, E. e il marito si coricarono per un breve riposo pomeridiano e fu lei, come disse che per la prima volta “fece sesso” con il marito e da allora lo fece sempre più frequentemente, insomma, fu lei a condurre la cosa, prima lo prese per la prima volta in bocca e poi oltre che davanti si fece penetrare anche dietro. Ecco disse... successe e continuò a succedere ma non le capitò mai invece di “far l'amore” con il padre. E poi? Che successe? Poi il padre morì improvvisamente con tutte le conseguenze che si possono immaginare. E le mancò? Si moltissimo, tanto che si modificò la sua vita. In che senso? Da allora ha una pulsione diversa. Disse che era diventata ...
... una “poco di buono”, parole sue, aveva iniziato a tradire il marito, ma in un modo particolare, subiva l'attrazione che provava verso gli uomini anziani, ne era schiava, aveva iniziato a concedersi facilmente agli uomini, una battuta, uno sguardo acceso, una proposta e lei cedeva, ora ne incontrava diversi, in varie occasioni e sempre in qualche motel cittadino. E cercava sempre il sesso anale, come con il padre. Ma cercava la figura del padre morto? Non sapeva che torbido meccanismo le era nato dentro, sapeva solo che le era impossibile rifiutarsi, ma solo ad uomini ultra sessantenni, più o meno dell'età del padre. Non ero certamente nella fascia d'età che era nel suo interesse, ne ero escluso per più di una generazione e mai mi venne comunque il desiderio di incontrarla, anche se, dalla descrizione di se stessa, era piacente se non addirittura bella. La compatii, le mostrai tanta simpatia e partecipazione e mi chiesi allora, non per la prima volta e non per l'ultima, perché dobbiamo essere così soggetti a queste deviazioni mentali, quali stimoli assurdi comandano la nostra sessualità e considerando e conoscendo tutte le mie debolezze al riguardo fui contento di riuscire a tenerle sotto controllo sia pur a fatica. E naturalmente oltre a ringraziarla delle confidenze le augurai di cuore il migliore dei destini possibili.