1. Per lisa...


    Data: 02/07/2018, Categorie: Etero Autore: Michelangelo69, Fonte: Annunci69

    Mi vesto con cura.
    
    Attendo questa notte da molto tempo, ed ora che finalmente è giunta la temo.
    
    Cerco di concentrarmi sulla barba che mi sto rasando, il mio aspetto, volutamente trasandato da allora stanotte lascia il posto alla persona che ero, sembra un secolo, ma sono passati solo pochi anni.
    
    Mi tremano le mani dall’ emozione e devo prestare particolare attenzione a non tagliarmi, anche se penso sarcastico, a lei non può interessare di meno…
    
    Mi sciacquo il viso, e dopo un’ occhiata allo specchio dove dalla tensione manco mi vedo, passo in camera a vestirmi, il completo scelto per la serata mi attende sul letto, mi vesto lentamente, nel silenzio più assoluto di un’ appartamento signorile ma vuoto.
    
    Un silenzio che urla tutto il dolore che covo dentro.
    
    Sono pronto, e nel corridoio prendo giacca, chiavi ed uscendo getto lo sguardo in soggiorno, dove la gigantografia di lei mi guarda con quel sorriso innocente.
    
    Quante volte mia madre mi ha implorato di toglierla da lì?
    
    Chiudo la porta dell’ appartamento e chiudo lo scrigno dei ricordi, scendo rapidamente le scale rendendomi conto del leggero ritardo ed affretto il passo, questo non è un’ appuntamento che permette ritardi.
    
    Salgo in macchina e parto verso la mia destinazione, l’ unico luogo dove posso rincontrarla nell’ unica notte dell’ anno dove possiamo rivederci, inutile chiedersi ancora perché il fato abbia deciso così per noi, anche se la strada del destino che percorro da allora rappresenta quel ...
    ... che non augurerei al mio peggior nemico.
    
    Controllo febbrilmente l’ orologio e mi rendo conto che come sempre arriverò in anticipo, difficile descrivere le mie emozioni, un mix di paura, desiderio, passione e Dio solo sa che altro!
    
    Il tragitto non è lungo e nella notte silenziosa attraverso la città senza difficoltà, qualche ragazzo in maschera di una festa pagana fa capolino agli angoli delle strade, si ride e si scherza su tutto, penso con rassegnazione.
    
    Arrivo nel parcheggio vuoto, tremo nella notte e non di freddo, scendo e varco il cancello arrugginito passando tra gli alti cipressi, ed il rumore della ghiaia sotto i piedi mi riporta alla mente tutte le volte che sono stato lì da allora.
    
    Domani qui sarà pieno di gente ma io non verrò, il mio omaggio a colei che amo è stanotte.
    
    Quasi con passo furtivo avanzo fra i monumenti e le foto, il profumo dei mazzi di fiori satura una notte dove solo una triste luna schiarisce le tenebre, ogni emozione mi ha lasciato, solo il desiderio dei suoi occhi rimane dentro di me, rivederla il mio unico pensiero.
    
    Mi fermo a pochi metri dal luogo dove riposa, la rosa che porto tra le mani l’ unico contatto con una realtà terrena, ho paura, ma non di quel luogo e nemmeno di rivederla… ma del dopo come ogni volta.
    
    Chiudo gli occhi e respiro profondamente, è un’ anno che attendo questo momento, riapro gli occhi e sento di non essere più solo.
    
    Lei è qui.
    
    Mi giro conscio di vederla ed infatti oltre il vialetto principale ...
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