Mavi
Data: 03/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: MauXCuck
... ti ho detto tutto, e non l’ ho fatto perché...perchè...non c'è una ragione precisa...- Fa una breve pausa per riordinare le idee. - Come ti ho già detto, mi tenevo in disparte. Però, quando ho visto che ne stavano arrivando a nuoto altri due, per non farmi vedere sono scivolata dietro allo scoglio. Ero lì, in piedi, nascosta, e guardavo quel che faceva Mavi. Senza che mi fossi accorta di nulla, sento una voce maschile, alle mie spalle, dire: “che spettacolo”. Mi volto: è un uomo sulla cinquantina, basso, con la pancetta. Indossa uno slip blu. Non voglio che riveli la mia presenza: metto una mano a traverso alle labbra, invitandolo a tacere, mentre con l’ altra mano gli faccio segno di abbassarsi. Non so se fraintenda, ma invece che limitarsi ad abbassarsi mi viene a fianco, non proprio incollato, ma abbastanza vicino da esserci reciprocamente a portata di mano. Ovviamente, sono tranquilla, non provo ansia, né timore. non lo cerco, ma sono intimamente preparata a un mio coinvolgimento sessuale. Quel che è sicuro è che quel che vedo non mi lascia indifferente. Mavi è totalmente a suo agio, nelle mani di quei quattro. Mentre viene scopata succhia, usa le mani…insomma…è uno spettacolo. Con la coda dell’ occhio, cercando di non farmi vedere, osservo il mio vicino. Sopra lo slip si sta accarezzando un grosso gonfiore. Mi lancia un’ occhiata e, forse rassicurato dalla mia indifferenza, abbassa gli slip. Ora lo vedo: è veramente grosso…lungo e grosso e…provo l’ impulso di ...
... toccarlo, ma mi trattengo. Lui comincia a masturbarsi, lentamente, e il…il cazzo si fa ancora più grosso. Ora non gli lancio più occhiate di nascosto, ma guardo alternativamente quel che si svolge al di là dello scoglio e quel che sta facendo il mio vicino. Vorrei…vorrei, quante cose vorrei: vorrei toccarlo, prenderlo in bocca, vorrei masturbarmi ma non faccio niente: me ne sto appoggiata allo scoglio con le braccia incrociate sotto il mento. Ora lui, incoraggiato dal mio atteggiamento mi posa una mano sulla nuca e, visto che non mi oppongo, inizia una lunga carezza lungo la schiena. Ha una mano asciutta, morbida ma forte e finalmente arriva all’ orlo del mio slippino, insinua la mano sotto e mi accarezza il culo. Io sono in uno stato di eccitazione sospesa, mi scuoto dal torpore nel quale sono immersa: sciolgo la fettuccia dello slip e questo cade a terra. Lui insinua una mano fra le cosce, e io lo aiuto allargando le gambe e protendendo indietro il sedere. Sento il suo dito penetrare gentilmente nell’ apertura della fica e non mi trattengo più: inizio a masturbarmi. Lui raccoglie con il dito gli umori di cui è intrisa la mia piccola grotta e lo sento appoggiarlo al buchino. Si ferma, come in attesa di un mio eventuale rifiuto. Invece protendo ancora più indietro il culo, lui capisce e, con molta delicatezza lo fa penetrare a fondo nel buchino. La mia eccitazione è al massimo, e finalmente ho un forte orgasmo, che però non appaga la mia voglia. Non resisto alla tentazione di ...