1. Piccante come il gulasch (parte 2)


    Data: 03/07/2018, Categorie: Etero Autore: PifferaioMagico, Fonte: EroticiRacconti

    Per un po', dopo la storia del pompino a mio cognato, Margit - la nostra ragazza alla pari ungherese - aveva ripreso a rigare dritto. Ma il pomeriggio del 30 dicembre, rientrando a casa prima del solito, l'ho colta in flagrante a masturbarsi insieme a un'amica spagnola dell'università. Lei seduta con le cosce aperte in punta al letto, la moretta iberica in ginocchio a leccarle la figa. Non sentendomi entrare, le due troiette hanno continuato a mugolare senza sosta. Dalla porta socchiusa sono riuscito a intravedere il culetto mediterraneo della ragazza mora accovacciata. E anche l'espressione di assoluto piacere della cameriera-studentessa, che evidentemente - facendosi praticare il sesso orale dall'amica - stava consolidando il suo livello di ambientamento nel nostro Paese. Nonostante il mio uccello teso all'inverosimile, quella volta decido di non intervenire. In fondo, la giovane puledrina dell'Est si stava solo un po' divertendo. Ma la sera stessa, la situazione cambia. Passando davanti alla porta della sua stanza, avverto una voce fuori campo, come se fosse collegata su Skype. In effetti Margit è in videochiamata con un ragazzo a Budapest. Non capisco quello che dicono (la lingua ungherese non è di certo il mio forte) ma intuisco dai toni quello che stanno facendo. Entrambi si stanno masturbando di fronte allo schermo dello smartphone. Solo dopo avrei saputo che si stava aiutando con un cetriolo rimediato in dispensa. โ€“ Margit, esci per favore! Dobbiamo parlare. Dopo un ...
    ... paio di minuti di improvviso (e assoluto) silenzio, la ventenne dai capelli rosso mogano esce in sordina dalla stanza e incrocia il mio sguardo in corridoio. Indossa un felpa della tuta bordeaux, il cappuccio tirato su come per difendersi da un'aggressione. Le gambe nude sono coperte a malapena da micro-shorts in tessuto jeans. Le unghie laccate di rosso a pizzicarsi la guancia, come per dissimulare una tensione nervosa. โ€“ Ehi, bella addormentata sul Danubio... Non puoi continuare a usare casa nostra in questo modo! Vi ho viste, te e l'amichetta spagnola, a leccarvi la figa come due selvagge. Cazzo, non dico niente, vi faccio divertire... Ma poi passano tre ore e fai sesso in videochat con i guardoni ungheresi. Che devo dire? C'è in casa mia figlia, c'è mia moglie con il radar acceso h24. E poi sono giorni in cui sfilano parenti a tutte le ore... โ€“ Come hai detto? "... sfilano..."? - risponde lei, imperturbabile. Come se avessi parlato di un film al cinema o della pioggia che stava per incombere. โ€“ Ma che dici, Margit? Hai capito che devi smetterla di fare tutto 'sto casino? โ€“ Quindi se io metto una mano nei tuoi pantaloni e te lo tiro fuori, posso dire "sfilando"...? In questo surreale dialogo sui verbi della lingua italiana, mi sento avvampare dalle gambe fino al petto. Passando ovviamente per un'ondata di calore al basso ventre. โ€“ Ascolta Margit. Non so come siete abituate voi in Ungheria. Non è che le ragazze qui a vent'anni girano con la figa di fuori per darla al primo ...
ยซ123ยป