Catia da moglie casta a troia x necessità - Racconti Erotici

Catia da moglie casta a troia x necessità

... attimo lo tolse controllò l’ano se restasse aperto e lo rimise Mentre la scopava qualcuno bussò alla porta e Catia tentò di alzarsi ma una mano di lui piantata sulla schiena non glielo permise e allora lei nascose la testa tra sue braccia - Entra pure Vincenzo - Ma che fa ? non voglio che mi veda . - Stai tranquilla Vincenzo è il mio maggiordomo è molto fidato mi aiuterà a farti quello che ho deciso per te oggi - La prego mi vergogno la prego Vincenzo si portò davanti ai due proprio all’altezza del viso di lei , senza dire una parola sbottonò i pantaloni e tirò fuori il cazzo già in tiro ma lei continuava stare con la testa in basso tra le braccia Fu allora che il barone la prese per i capelli costringendola da alzarla e lei tentò di dire qualcosa ma il cazzo le riempì subito la bocca quasi a soffocarla - Senti che bella cappella ha il mio Vincenzo? Succhialo bene , sai a me oltre che scopare mi piace anche guardare e oggi voglio fare tutte e due le cose . Te lo sta succhiando bene ? - Veramente la sento un po’ svogliata , lo tiene in bocca ma sento pochissimo il lavoro di lingua - Vammi a prendere quello che tu sai - No cosa volete farmi vi prego lo faccio , lo faccio lecco - Lo so che lo farai ma adesso ti metto qual cosa che ti stimolerà ancora di più a farlo Vincenzo portò un vibratore composto da più palline di diametro crescente e lungo oltre 30 centimetri - Adesso ricominciamo, ti metterò queste palline nel culo e te le toglierò solo quando vedrò la faccia di ...

... Vincenzo soddisfatta A poco valsero le proteste , sentì il culo stapparsi del plug e subito la prima pallina entrare la quinta oltre ad essere grande e procurava il dolore della dilatazione dell’ano gli procurava fastidio e così anche la prima pallina che ormai era in fondo al retto . Vincenzo aiutava il barone all’introduzione tenendo i glutei aperti e Claudio spingeva inesorabilmente incurante delle proteste della donna - Adesso possiamo continuare - Mi fa male , vi prego, mi fa male - C’è ancora un'altra pallina vuoi che te la spingo dentro ? - No , no vi prego sarò ubbidiente - Bene comincia a succhiare Catia si dette da fare lavorandosi quel glande tra le labbra e il barone rimise il cazzo nella fica continuando la scopata . Quando Vincenzo ebbe un gemito di piacere il barone decise di alleviare il culo estraendo la pallina . Questo fece soffrire la donna che ebbe un momento di paralisi seguita da un fremito Il barone volle che il maggiordomo scambiasse la posizione e quando entrò nella vagina lei avvertì la differenza di grandezza del pene Aveva il volto sudato e congestionato succhiava il cazzo del barone aveva l’altro nella fica il culo con ancora tre palline dentro e i capezzoli nelle mani del barone che li strizzava quel che bastava per darle piacere Il piacere lo provò lui quando Vincenzo tirò fuori le palline e il suo grido di paura misto a dolore lo fece sborrare allagandogli la gola. - Ingoia da brava Ubbidì e lui la baciò sul collo e continuava a carezzarle i seni - ...