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Catia da moglie casta a troia x necessità
Data: 07/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: clod54
... ferma fino a quando lui non decise di liberarla Gli chiese allora di portarsi il suo sperma fino a casa e lei acconsentì riassestandosi lasciò la casa Camminava lungo la strada avvertendo uno strano bruciore tra le cosce e al sedere e lo sperma del barone un po’ gli stava colando lungo la coscia dato che non aveva molta forza per stringere i muscoli anali allentati dalle vicende appena vissute Affrettò il passo per arrivare subito a casa e si recò di corsa in bagno dove seduta sulla tazza scaricò quello che gli era rimasto nell’intestino poi una doccia calda dove avvertì il bisogno di toccarsi e venire mentre gli spruzzi caldi la scaldavano tra le cosce Catia stava imparando a dimenticare le cose dolorose che gli venivano inflitte cercando di concentrare i suoi pensieri sul piacere che ogni tanto provava e questo gli serviva per poter affrontare le nuove situazioni. Una mattina , qualche giorno più tardi, Catia venne contattata da barone. Gli chiese se era disposta ad un incontro particolare che gli avrebbe fruttato un bel guadagno Lei chiese cosa intendesse per particolare ma gli fu risposto in modo evasivo alludendo alle stranezze della gente e giochi particolari un pò più spinti del solito e che comunque lei era libera di accettare o meno . Quando poi lui gli disse che avrebbe guadagnato 1000€ per un pomeriggio di prestazione lei che aveva un bisogno disperato di denaro non potette rifiutare. Alle 14 in punto si presentò alla villa del barone e fu Elisabetta , La ...
... cameriere , ad attenderla . La fece entrare e la portò nell’appartamentino nella dependance e la fece spogliare. Gli dette la biancheria che doveva indossare che consisteva in giarrettiera calze e scarpe con tacco molto alto dopo gli disse di sedersi su una poltrona e allargare le gambe e tolse i peli che lei considerò di troppo poi gli chiese se si era praticato il clistere e Catia rispose che lo aveva fatto prima di uscire da casa ma Elisabetta volle controllare con l’endoscopio che non ci fossero residui di feci quindi gli ordinò di alzare le gambe e quando lei lo fece infilò lo strumento facendolo entrare per oltre 30 centimetri - Va bene sei pulita resta pure in questa stanza e aspetta il tuo cliente - Ma devo stare così? Praticamente nuda - Si è così che ti vogliono oggi Trascorse quasi mezz’ora prima che la sua solitudine venne interrotta . Da una porta entrò un vecchio magro alto non più di un metro e sessanta , con lui una donna grassa con una valigetta di metallo . Catia era in piedi in un angolo con le mani che istintivamente coprivano il pube lui la guardò con uno sguardo sferzante - Mettiti a pecorina sul letto Quando lei lo fece lui si avvicinò e cominciò a palparla prima i glutei poi le mammelle poi ancora le mani secche sulla fica e lungo i solchi dei glutei e dopo prese i capezzoli con le dita indice e pollice e li strizzò tirandoli Lei ebbe una istintiva reazione di difesa e portò il corpo verso il letto. Lui senza dire una sola parola prese uno scudiscio di pelle e ...