Diario - Madrid – Jesus
Data: 08/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Tibet
Non ho simpatia per Madrid. Allora che cazzo ci sto a fare? Semplice, ci partono i voli intercontinentali dell’Iberia. Jesus. Non so perché ho ceduto, ha chiesto di potermi accompagnare a Madrid, di stare con me per due giorni prima della mia partenza per il Sud-America e ho accettato. Sa che non deve chiedere, non può né deve sapere dove vado né cosa ho da fare. Deve accettarmi per quello che sono. Parla che dovremmo sposarci, intende noi due, incomprensibile come abbia potuto concepire una cosa simile, io sposato? Ma anche no! Anzi neanche dipinto! Poi concordo che una donna come lei, che sopporta tutti i miei cambiamenti d’umore, i miei difetti, i tradimenti e il mio egoismo non la troverò mai più e se lei vuole vivere questa speranza effimera, se vuole fare questo giochino mentale, perché scontentarla? Le dico, ci penserò. Lo farò seriamente al mio ritorno, ok? Ora il fatto è, comunque... ma quale parte di me vuole? Cosa veramente conosce? Poco, nulla, anche se è qualche tempo che viviamo più o meno assieme. Non sa niente, per lei sono una scatola chiusa e pure con la sorpresa dentro, sorpresa che è meglio non conoscere. Stiamo pranzando e sono le quattro del pomeriggio, l’ora giusta per Madrid, se andate prima vi considerano un provinciale, non che mi interessi quello che pensa un cameriere, ma per mia disposizione e se posso rispetto tutte le usanze locali, sapete come si dice in Russia? Non si esporta la propria regola nei conventi altrui. Quando entra Jesus. ...
... Veramente non è solo, entra con due donne. Raggiunge il centro della sala lasciato libero dai tavoli e assieme alle due donne inizia un breve stacco di flamenco. Sono dei ballerini, poi di tavolo in tavolo passano, si presentano e invitano i commensali al loro spettacolo notturno nel locale sottostante. Indossa dei pantaloni neri, una camicia a sbuffo aperta sul petto e stivaletti. Le donne sono belle ma normali, lui? E' bellissimo, davvero molto... molto bello. Uno degli uomini più belli che ho mai visto. Alto, snello, bruno e i pantaloni lasciano intuire cosa contengono. Siamo forse l’ultimo tavolo che visita, lo invito a sedere e parliamo brevemente. Mi dice come si chiama e quanti anni ha, Jesus... ventotto anni. Da ruffiano cerca e trova l’attenzione di lei e con il mio permesso la corteggia un po'. Le dice che ha un debole per le donne bionde di tipo nordico come lei, le fa capire il suo interesse e la invita al suo spettacolo in un modo particolarmente caloroso, dopo altre smancerie del genere si accomiata baciandole la mano. Mi diverte la sua eccitazione, mi piace. -Ma quanto ti ha eccitato?- Chiedo - Sei bagnata? Dimmelo.- Porto la mano fra le sue cosce e trovo umido, mentre la massaggio, la stuzzico, le chiedo se dovrò permettere che lui la scopi. Le dico. -Chiedimelo, chiedimelo... e forse te lo lascio fare.- Lei con voce rotta dal desiderio me lo chiede. -Mi piace... hai visto che cazzo si vedeva in quei pantaloni stretti? Fammelo scopare, portami stasera qui da lui.- E ...