La manager sciatrice
Data: 08/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Fahrenheit68
... sono fiondato sotto le coperte con lei. Non l'avevo mai baciata ancora; la guardo negli occhi, le scosto i capelli dalla fronte ed inizio a baciarla. Lei non si tira indietro, anzi. E' una sensazione bellissima, inziamo a baciarci appassionatamente.
Chissà se a letto è brava quanto a sciare, mi chiedevo... Avrei avuto tutto il tempo per scoprirlo.
La bacio ovunque sul collo, le lecco le orecchie e comincio a scendere pian piano, senza perdere nemmeno un cm del suo corpo. Mi fermo sul seno, ancora sodo nonostante l'età, e sui capezzoli belli turgidi. La istigo, li mordo, mentre le mie mani cominciano a farsi largo sul suo corpo. Inizio a toccarle le parti intime, ma non faccio in tempo, perchè prende lei l'iniziativa. Mi si mette sopra a cavalcioni ed inizia un lungo, sensuale e magnifico pompino. Non smetteva più, la sua lingua andava in ogni dove, mentre con le sue labbra carnose prendeva la mia verga dura e spompinava come una vera professionista. Non resistevo più, sentivo che il mio sperma sarebbe arrivato come un treno ad alta velocità. Non faccio nemmeno in tempo a dirle "Cristina vengo" che la sborra calda inonda tutta la sua bocca, lasciandole ampi schizzi sul suo volto.
Dopo un breve break sarebbe toccato a me giocare con la sua lei... La lecco e la penetro con la lingua, le dita e le mani per una buona mezzora. E lei: "adesso voglio che mi scopi tutta, voglio che tu mi ...
... prenda e mi faccia godere, sono tutta tua, non avere nessun riguardo".
Il mio cazzo duro e forte come non mai scivolava dentro e fuori di lei con forza e vigore. La sentivo ansimare e sentivo i brividi di piacere del suo corpo. Voglio venirti dentro e lasciarti il mio seme... E lei "fai pure, dammelo tutto"... L'abbiamo fatto per due ore.
Ad un certo punto, anche per riprendere le energie, le dico "Dobbiamo andare a fare colazione" e lei "no no, questa mattina facciamo i signori e la colazione la facciamo portare in camera".
Cominciavo a pensare che non fosse ancora finita. Dopo un'abbondante colazione, tipica di quelle che si fanno in montagna, abbiamo ripreso a farlo con ancora più voglia e passione.
Cristina sposta i vassoi della colazione e dice "adesso sto sopra io e ti domino". Un brivido di eccitazione, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, pervadeva il mio corpo e la mia mente. Mi cavalcava come un'amazzone, con classe prima e con sempre più foga dopo. Tanto è brava a sciare, tanto è porca ed eccitante a letto. Se lo lasciava scorrere tutto dentro, se avesse potuto si sarebbe fatta infilare anche le palle...
Il mio cazzo in fiamme l'ha penetrata in ogni dove diverse volte e lei godeva come una puledra in calore...
Quella mattina non abbiamo fatto in tempo a sciare, nonostante la splendida giornata di sole, ma di certo ricorderò quel giorno per tutta la vita...
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