1. Marina, la cougar cameriera


    Data: 08/07/2018, Categorie: Etero Autore: Maninblack

    Era la solita stagione estiva all'hotel dei miei zii di Senigallia. Le solite cose: hotel pieno o quasi pieno di famigliole venute a farsi qualche giorno di mare con bambini al seguito. Per il personale di sala del ristorante dell'albergo, mia zia come ogni anno aveva assunto dei ragazzi e delle ragazze della zona, desiderosi di arrotondare e aiutare così le proprie famiglie. Normalmente questi erano sempre degli studenti o studentesse dell'università e dell'ultimo anno delle scuole superiori.. Io come ogni anno scendevo a trovare i miei parenti e mi fermavo per un lungo periodo a fare vacanza. Tuttavia neanche io mi sentivo di stare con le mani in mano. Mia zia mi metteva di solito a prendere il suo posto in reception. Per lei dovevo fare della piccola contabilità, tenere il registro dei clienti in entrata e uscita con le rispettive consumazioni extra e rispondere alla corrispondenza estera,(nessuno in casa, a parte il sottoscritto e i miei cugini più giovani mastica propriamente l'inglese e soprattutto il tedesco) lasciandomi comunque il tempo per chiudermi in camera e preparare quegli esami da dare a settembre, che non ero riuscito a dare in tempo. Quell'anno però c'era qualcosa di diverso: Marina.Marina era diversa dalle altre: non era una ragazza universitaria, aveva appena compiuto quarant'anni. Veniva da un paese relativamente lontano da Senigallia, nell'entroterra della provincia di Pesaro. Era alta un metro e settanta e il suo seno giunonico non la lasciava passare ...
    ... inosservata. Appena arrivato, una volta salutatiti i miei parenti ero andato a sistemarmi in camera. L'incrociai. Indossava un paio di sandali con suola alta che la slanciavano ancora di più. Fisico sodo, gambe fasciate da un paio di pantaloni neri e busto vestito da una camicia bianca ma non potei non notare il reggiseno nero sotto la camicia e l'apertura della camicia, con i bottoni della parte superiore strategicamente lasciati aperti. Per non dire i capelli neri tinto biondi colpi di sole. Avevo chiesto a mia zia di Marina. Mi disse che fino a qualche tempo prima possedeva un'agenzia di viaggi nel suo paese, poi chiusa a causa della crisi e dalla mancanza di utenti. Si era quindi ritrovata senza la sua impresa e aveva deciso di ricominciare da zero e portare a casa qualcosa facendo la cameriera, almeno per quell'estate.Passarono alcuni giorni nella quasi indifferenza. Aveva legato con le altre ragazze del personale di sala, ma notavo che spesso, durante le pause, andava al mare da sola. Il momento in cui staccava era diventato per me l'occasione per osservare le sue curve generose, oltre ai suoi bikini stra-sexy e appena velati da una camicia bianca semitrasparente, che lambiva i suoi fianchi. Usciva, sempre da sola, anche la sera, alla fine del turno. Anche in quelle occasioni non mi lasciava indifferente. Una di quelle sere la incontrai, sul lungomare. Camminava da sola ed aveva un'espressione malinconica. Mi sembrava strano: indossava un top color dorato con scollatura ...
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