1. Sillabario dalla M alla O


    Data: 09/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: annalucaporci

    ... accetta rilanciando. Appena entriamo in casa (ma proprio appena entrati!) getta a terra la valigia e la borsetta e mi tocca il cazzo dall’esterno dei pantaloni ed è lei che mi spoglia, mentre la zoccola impiega mezzo secondo ad essere completamente nuda. Mi chiede dove sono le stanze e le indico il piano superiore e ci andiamo. In meno di quindici minuti dal suo arrivo siamo completamente nudi sul letto della camera principale. Limonando le tocco la figa e le sue prime parole sono “ Infilami dentro tutta la mano e muovi le dita!” ,Nonostante siano passati quasi trenta anni ora mi rammento della sia figa già sfondata quando era ragazza, figurasi ora! Quando le estraggo la mano mi dice di dargliela in bocca “ Fammi sentire il sapore della mia figa!” ,lo faccio e mi succhia letteralmente le dita. Le vado sopra e la pompo dandole della zoccola ma lei rilancia ancora di più a parole si definisce” Puttana, troia, baldracca, vera vacca da monta” e altro ancora. Ma a lei non va bene stare sotto quindi mi fa sdraiare e mi cavalca con furia e per tanto tanto tempo. Viene una prima volta, poi una seconda, poi una terza e poi ho goduto pure io! Al che si riassetta, guarda il cellulare e nota che il maritino ha inviato qualche sms carino di auguri e di altro. Lei sbuffando gli risponde e poi finalmente usciamo. Abbiamo tutta la notte davanti per scopare ancora. Devo dire che fino a quel momento avevo sentito da parte sua solo parole porche dette al cellulare e mi dissi che era proprio ...
    ... ciò che ricordavo ; una gran vacca da monta! Non era cambiata per niente in tutti questi anni, anzi era ancora più porca! La città è carina e merita una visita, Io non sono sprovveduto e le ricordo (sapendo che non ne aveva bisogno) che sto Maurizio abita a pochi passi da lì. La invito a chiamarlo e lei (dopo un poco di manfrina lo fa). Si apparta per qualche minuto e torna radiosa “Mi ha chiesto se ci possiamo vedere per un caffè! Gli ho detto stasera, magari dopo mi indichi un bar che valga la pena dove posso vederlo!”. Io le dico che non serve il bar e che può dargli appuntamento a casa mia magari dicendogli che era di una sua amica e che io sarei stato nella cameretta a fianco. “ Ma che dici!” fa lei ridendo” Accetto ma non serve che stai in cameretta, lui è stato grande amore, sono secoli che non ci sentiamo, chissà quanto abbiamo da dirci!”. Al che ribatto “Ok,ok, ma io sto nella cameretta e inizio a leggere un libro. Voi se volete uscire ti do le chiavi, Insomma vedi tu!”. Ceniamo in pizzeria e appena possiamo ci cacciamo la lingua in bocca come porci. Rientriamo a casa e arriva ora dell’incontro, alle 22. Io vado in cameretta a fianco di quella principale e intorno le 22,05 sento il suono di un campanello seguito da un vociare festoso tipico di persone che si ritrovano dopo tanto tempo. Inizio il libro quindi. Leggo pochissime pagine e un rumore attira la mia attenzione: sono dei passi che salgono le scale. Guardo l’ora e sono le 22,12. Sette minuti era durata la ...
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