1. Veglione di capodanno (4)


    Data: 09/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    Dopo essermi dato una ripulita, torno in camera per raccogliere le mie cose. Vedendomi andar via, “papi”, Mario e Giuseppe insistono perché rimanga a colazione.
    
    “Dai, su! Sarai affamato dopo una nottata così!”, mi dice il mio amico.
    
    “Ok, d’accordo…”, rispondo un po’ titubante.
    
    Scendiamo in cucina, mettiamo del latte a scaldare e prepariamo il caffè. Apparecchiamo la tavola e ci accomodiamo tutti e quattro.
    
    “Ah! Io non mi sono ancora presentato!”, esclama d’improvviso “papi”. “Piacere, Enzo!”.
    
    “Piacere mio, Giorgio. Ma tutti mi chiamano Giò!”, ricambio.
    
    “Allora, Giò: ti sei divertito?”, mi chiede.
    
    “Oh sì! E voi?”.
    
    “Beh, devo dire che è stata una bella sorpresa rincasare e trovare i miei figli a fottere un ragazzo appetitoso come te. Hai un culo stupendo!”.
    
    “Grazie! E tu hai un cazzo favoloso, uno dei più belli e tosti che abbia mai visto!”.
    
    “Grazie! Quando vuoi…!”, si offre, e mi sorride complice.
    
    “Eheh! Purtroppo io non vivo più qui!”.
    
    “Sai, papo: ormai lavora fuori”, interviene Giuseppe. “Torna in Calabria solo per le feste comandate, e non sempre”.
    
    “Già! E riparto tra un paio di giorni”.
    
    “Allora dobbiamo approfittarne subito!”, aggiunge Enzo. Questa frase mi preoccupa: non ne ha avuto abbastanza? “Oh, il caffè!”, sbotta all’improvviso e si alza per togliere la moka dal fuoco. Finiamo la colazione ed io faccio per alzarmi e andare via. Appena mi levo in piedi mi accorgo che le gambe non mi reggono e mi sento stanchissimo. Giuseppe ...
    ... mi tiene per un braccio: lo guardo, ma le palpebre mi si chiudono ed il suo volto dopo poco svanisce e diventa tutto buio.
    
    …
    
    Mi risveglio non so dove e non so quando. Cerco di muovermi ma non ci riesco.
    
    Sono in piedi e sento un contatto con qualcosa sulla parte anteriore del mio corpo. I miei polsi e le mie caviglie sono legate a quella cosa e, strizzando un po’ gli occhi, riesco a vedere che si tratta di una gigantesca ruota. Intorno a me c’è una luce soffusa, ma non riesco a girare abbastanza la testa per capire dove mi trovo.
    
    Sono completamente nudo. Una voce maschile alle mie spalle dice: “Ah, finalmente ti sei svegliato! Eppure non ho messo tanto sonnifero nel caffè…!”. Mi sembra familiare: ma sì! E’ la voce di Enzo!
    
    Si avvicina e mi accarezza la schiena col dorso della mano, scendendo giù fino alle chiappe.
    
    “MMMMMMM!!! Come sono belle tonde! Sai: anche agli altri piacciono molto!”, mi sussurra.
    
    Gli altri? Gli altri chi??? “Che succede?”, chiedo spaventato.
    
    “Ehi, tranquillo! Non ti faremo del male, ma solo tanto bene. Sia a te che a noi…! AHAHAHAHAHAH!!!”. Quella risata, unita al tocco della sua mano, mi fa accapponare la pelle. Mi sento strizzare una natica e un dito si allunga per raggiungere e titillare il buchino.
    
    “MMMMM! Una gran bella fichetta!”, aggiunge Enzo. Poi sento un ronzio che dura pochi secondi. Il suo dito viene sostituito da qualcosa di più freddo: sembra un dildo e lo sta puntando alla mia rosellina. Spinge e mi penetra. Il ...
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