Io, te e lei
Data: 10/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: CorrenteAlternata
... apprezzamenti su di te.” Tacque e poi riprese: “Mi piacerebbe guardarvi.
E se vuoi veramente farmi felice…”
Rimasi sbalordito con la bocca aperta non risposi subito. Quando inizio una relazione cerco sempre di evolvere insieme alla mia compagna di condividere i miei desideri e di far condividere i suoi, ma non mi aspettavo proprio questa proposta, visto che era un suo desiderio per me la cosa era fattibile. Ripresomi guardai Chiara che ricambiò sorridendomi, in fondo sono sempre stato attratto da lei. Mi rivolsi a Laura guardandola come se fosse stata la prima volta era una bella ragazza mora, sopracciglia folte, sguardo deciso, occhi castano scuro, capelli neri lunghi, seni prosperosi ma non ingombranti, un sedere sodo e gambe da gazzella. Balbettati: “ ma… sono il tuo ragazzo”
Lei si alzò, mi baciò e guardandomi negli occhi disse: “Appunto!” , abbassò una mano tastando le mie parti intime ormai prominenti, “ vedo che non ti dispiace” si staccò da me e suadentemente mi disse: “Vai con lei! Se ne avrò voglia interverrò.”
Ero eccitatissimo, ci spostammo in camera da letto. Chiara inizio’ a baciarmi mente Laura si era seduta su una poltroncina in un angolo e ci guardava impassibile con le braccia sui braccioli della poltroncina, la cosa iniziava a coinvolgere tutti i miei sensi mentre ci spogliavamo. Il profumo dolce e selvatico di Chiara mi inebriava, il tocco delicato e sapiente delle sue mani, il contatto con la sua pelle nuda era troppo eccitante. Vuoi per ...
... la lunga astinenza, la trasgressione, la bellezza di Chiara, eiaculai non appena Chiara sfiorò con una mano la mia asta svettante granitica e il glande gonfio e pulsante, fu un’ esplosione abbondante che ricoprì la sua pancia e il suo petto. Mi vergognai mi girai verso Laura che rise ironicamente come per farmi capire che ero un incapace .
Andai in bagno a ripulirmi e nel frattempo giunse Chiara anch’essa per ripulirsi, la vidi nuda davanti a me e arrossii, mi si avvicinò e disse: “Ehi, può capitare, mi sento lusingata se ti faccio questo effetto. Sei un bravo ragazzo, mi piaci”, mi mise una mano sulla spalla un’altra sul torace, aveva mani piccole con dita affusolate e curate erano fresche, ma mi sentii marchiato a fuoco dal suo tocco, mi guardò negli occhi fui rapito, sentii un intenso calore nel basso ventre. Si staccò da me e mentre usciva si fermò davanti lo stipite della porta mi fece l’occhiolino e disse: “Ti aspetto.”
Mi guardai allo specchio ero frastornato, ma pronto a godermi la nottata.
Entrato in camera da letto Chiara era seduta sul letto e parlava con Laura, la quale era completamente vestita e impassibile sempre col suo sguardo ironico rivolto nei miei confronti. Chiara vistomi si alzò mi venne incontro e iniziammo a baciarci, le sue labbra carnose erano dolci come il miele, le nostre lingue avide saettavano voracemente ma con delicatezza, le nostre mani si intrecciavano in un vortice di lussuria.
Eravamo un fascio di muscoli tesi come corde che ...