1. Paola - Mamma e donna - 2


    Data: 17/09/2017, Categorie: Incesti Autore: Malizioso ma passionale, Fonte: EroticiRacconti

    ... quella donna io la desideravo da anni…” Lei – “smettila!! Non dire queste cose, sono assurdità!!!” Io – “sarebbe stata un’assurdità non lasciarsi andare a soddisfare i nostri desideri…” e mentre lo dico mi avvicino ancora di più a lei, appoggiando il mio pube dove l’erezione è già palese sul suo ventre… Lei poggia le mani sul mio petto e prova a spingermi via “smettila Marco, sto parlando seriamente, allontanati per favore”. Non può neanche scostarsi lei, perché chiusa dal mio corpo davanti a lei e dalle mie mani ai suoi lati. Mani che le stanno carezzando i fianchi. Con il volto mi avvicino e cerco di baciarla, ma lei volta il viso, allora la bacio sul collo, sulle guance, insinuandomi con le gambe in mezzo alle sue, facendole allargare, le sussurro “e sai una cosa? Ti desidero da morire ancora, anche adesso...” Lei – “no dai, fermati, quel che è successo ormai è andato, ma fermiamoci qui e scordiamo tutto…” Io – “mamma non potrò mai scordare un solo istante di quello che è successo” Con le mani scendo carezzandola sui suoi fianchi sopra il vestito, sento che oggi, a differenza di venerdì non indossa le autoreggenti, ma dei collant. Lei cerca di fermarle, ma non vi riesce, scendo fino al bordo del vestito e poi sotto di esso. Con la mano sinistra salgo carezzando la sua coscia destra sull’esterno e sopra di essa, con la destra carezzo dapprima la sua coscia sinistra e poi in mezzo ad esse, con lei che sta ancora cercando di allontanarmi “Smettila ti prego, non sono più una ...
    ... ragazzina, non posso fare certe cose”. “Si, non sei più una ragazzina, sei una donna matura di 58 anni, ma con una carica di sensualità che tante ragazzine si sognano e con un desiderio che è tutt’altro che sopito, non hai certo raggiunto la pace dei sensi”. Adesso la carezzo sopra la sua intimità, anche attraverso i collant posso sentire le sue mutandine bagnate e le sussurro “le tue mutandine parlano per te, dicono cosa vuoi veramente”. Ma lei non si lascia andare, alternando toni di implorazione ad altri seri e duri, continua a dirmi di smettere, di lasciarla. Il mio membro duro preme sulla sua coscia, abbasso i pantaloni ed i boxer e tenendo sollevato il vestito, lo faccio strusciare sulle sue cosce coperte dalle calze, mentre non smetto di palpare la sua figa, che nonostante quello che dice, si bagna sempre di più. Cerco nuovamente di baciarla e quasi ce la faccio, ma dopo averle appena lambito le labbra, gira nuovamente la testa. Con la mano destra poggio il membro sopra la sua figa, separata solo da collant e mutandine e lo strofino, mentre con l’altra le tengo ferma la testa e cerco ancora di baciarla, con le labbra sulle sue, con la lingua che cerca di farsi strada, sento che sta per cedere, sento la sua bocca schiudersi ed unirsi alla mia, con le nostre lingue che si intrecciano. Mi dice sempre meno convinta “fermiamoci, dai…” Ma con entrambe le mani libere, tiro i collant e li strappo proprio all’altezza delle mutandine, che scosto di lato e con le dita entro dentro ...