...ci vediamo domani
Data: 13/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Daniel_la
Non riuscivo a credere a quello che stavo facendo… io, fidanzata da quasi 10 anni (ma forse insoddisfatta da più tempo) avevo deciso di incontrare un altro uomo, fra l’altro un uomo conosciuto su di un sito di incontri erotici (annunci69 ndr).
Devo ammetterlo, lui ci sapeva fare e tanto, sin dal primo messaggio ha saputo scrivermi parole che mi toccavano l’anima e la mente, era terrificantemente capace di entrare nel mio io più profondo e questo mi conturbava e stuzzicava al punto tale che mi decisi a lasciargli il mio numero, sotto promessa che mi avrebbe chiamata solo dopo un mio messaggio. E’ stato dolce e gentile, ha saputo attendere giorni prima che mi decidessi.
Fin dalla prima telefonata mi resi subito conto di quanta immane dolcezza fosse capace di esprimere, sembrava talmente perfetto da farmi dubitare fosse vero. Trovava le parole giuste in ogni contesto ed io, senza dirgli nulla, quasi venivo ascoltandolo parlare.
Mi decisi e gli chiesi di vederci, io avevo voglia di sentirlo dentro di me ma avevo chiesto di avere un incontro solo conoscitivo e, se ci fossimo trovati bene ce ne sarebbe stato un secondo più piccante.
Preventivamente, prima di scendere di casa, mi masturbai un paio di volte per evitare di avere fremiti di voglia e di scoparmelo a freddo nel parcheggio dove ci saremmo di lì a poco visti. Mi chiama, era già al parcheggio, mi dice che era arrivato una ventina di minuti prima per evitare che la gente potesse vedere strane “manovre” (quanta ...
... premura, penso io). Un fremito mi pervade il corpo, inizialmente credevo fosse paura, timore, però poi mi accorgo che ero venuta ancora una volta solo riascoltano le sue parole nel messaggio whatsapp. Il mio pensiero era quello di scendere di casa vestita in maniera pure e casta ma non fu il mio cervello a decidere cosa indossare quindi mi ritrovai con indosso una magliettina abbastanza scollata e semi trasparente che lasciava intravedere un minuto reggiseno nero tener su il mio seno ben riposto al suo interno, una minigonna a ventaglio grigia ed un paio di calze autoreggenti che si facevano notare ad ogni passo un po’ più lungo. Come scarpe un bel paio di tacchi e un trucco non troppo eccessivo.
Una volta arrivata in strada ad ogni passo mi chiedevo se stessi facendo la cosa giusta però mi bastava solo guardare qualche suo messaggio sul cell per far fugare ogni dubbio. Volevo e dovevo incontrarlo.
Arrivata al parcheggio intravidi la sua auto, non vedevo lui perché ci eravamo accordati di sederci sui sedili posteriori, la sua auto ha i vetri oscurati e sarebbero serviti alla mia privacy. Mi avvicinai piano, ebbi qualche tentennamento e, proprio in quel momento arrivò un messaggio, era lui, sul display lessi -vedo un angelo che mi si avvicina, noto che ha paura. Se questa visione celestiale dovesse scegliere un’altra strada, anche quella del ritorno a casa, io sarei comunque contento di averla avuta così vicino a me, se invece, come spero, deciderà di raggiungermi giuro ...