1. Puttane! (6)


    Data: 15/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    Sono sdraiato sulla schiena, ancora bendato, con le ginocchia piegate, e sento lo sperma dei due stalloni colarmi lungo il solco. D’un tratto, le mie caviglie vengono strette con forza e vengo squartato.
    
    “No! No! Aspettate! Non ce la faccio…!”, protesto, ma le due mani non mi mollano. Anzi, mi tirano verso il bordo della seduta e avverto una palla dura e calda premermi contro il buco. Lo attraversa e sono colmo di roba.
    
    Un glande di proporzioni spaventose mi allarga l’anellino come mai prima e il resto del palo si fa strada per prendere posto dentro di me. Con le mie dita mi tiro i lembi della mia rosellina per agevolare la penetrazione, ma il risultato è scarso. Riesco solo ad attenuare l’attrito, ma non ad eliminarlo. Il cazzone prosegue comunque la sua corsa, facilitato dalla sborra degli altri due maschioni che fa da lubrificante naturale.
    
    “Oddio, ma sei enorme!”, esclamo. “Non puoi essere vero!”.
    
    “Sì, amore”, mi conferma Enrico, di nuovo accanto a me da qualche parte. “E’ tutto vero. Ed è tutto tuo! Guarda!”, e con un gesto rapido mi leva la benda. La luce improvvisa mi abbaglia. Strizzo gli occhi, ma faccio fatica a vedere bene.
    
    Scorgo solo una montagna che si muove lentamente davanti e sopra di me, scura e ansimante. Lentamente riacquisto la vista e la montagna diventa un manzo moro, peloso, muscoloso e infoiato, sudato, che respira a denti stretti mentre si muove avanti e indietro dentro di me. Sposto lo sguardo verso il basso e dal suo ventre parte un ...
    ... affare grosso quanto una lattina di birra che, quando viene estratto per metà, rimane sempre grosso quanto una lattina di birra. È tutto un pezzo: leggermente curvo all’insù, ma di spessore perfettamente omogeneo. Ne impugno la base per verificare che sia reale e lo sento pulsare nel mio palmo. Solo per un attimo, perché subito dopo mi sparisce in corpo.
    
    Torno a fissare l’energumeno e ho un sussulto: “Cazzo!”, penso. “Ma questo è il tipo che prima ha sfondato Marco sul palco!”. Allora, scosto un po’ il capo e guardo alle sue spalle, dove, in piedi, completamente nudi e con le verghe penzolanti e gocciolanti, ci sono gli altri due stalloni che ci hanno deliziato con la loro performance più o meno un’ora fa.
    
    “Sì, tesoro! Sono proprio loro!”, mi sussurra Enrico, leggendomi nel pensiero. “Non potevo privarti di tanto piacere. Sapevo che li desideravi e così ho chiesto ad Andrea di prestarmeli per un po’. Solo per te!”. Mi volto e il mio gigantone è a pochi centimetri dal mio viso, sorridente e contento del fatto che il suo regalo mi abbia, e mi stia facendo ancora, godere tanto. Poi, l’andirivieni nel mio retto richiama la mia attenzione: sposto lo sguardo sul mio culo e i miei occhi si sgranano e la mia bocca si spalanca. Alzo gli occhi: l’energumeno e totalmente coinvolto dalla monta. Ha gli occhi chiusi e mi fotte senza fretta, facendomi sentire ogni singolo millimetro del suo obelisco di carne. I suoi addominali sembrano scolpiti nel marmo, tanto sono contratti. I suoi ...
«1234»