1. Una suocera d'oro parte 2


    Data: 15/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: grossamazza2017, Fonte: Annunci69

    No, non poteva essere. avevo sognato tutto ciò che mi era accaudto. Eppure sembrava cosi reale.
    
    Mi svegliai in un bagno di sudore. Aprii gli occhi e trovai Vittoria con gli occhi fissi che mi guardava. abbassai il mio sguardo e avevo il cazzo in tiro, la pelle tirata fin giu le palle. Era completamente da fuori.
    
    "stai urlando il nome di mia madre da 20 minuti. Ho provato a tapparti la boccama niente. ti rendi conto che se ti sentono fai una figura di merda? ma poi che stavi sognando?"
    
    "guarda lascia stare, sto male Vicky, ho troppa voglia di fare l'amore con lei. Me la sogno mattina pomeriggio e sera. Sogno le sue curve, i suoi occhi i suoi capelli. No tranquilla, noin sono innamorato è che mi eccita un casino."
    
    "si lo so, si nota anche quando lei ti passa vicino. Ma non puoi, non possiamo.
    
    Gia trasgrediamo su tutto ma su questo no."
    
    "Vittoria ma nemmeno se ci provassi?"
    
    "no, per favore, è un argomento già trattato."
    
    Pose il suo veto oltre che la mano sul mio cazzo, lentamente inziò a scappellarlo come sapeva fare. Mentre lo faceva mi guardava e sorrideva. Ci sputò un po di saliva sopra per renderlo piu lubrificato. Io chiusi gli occhi e mi godevo la sega.
    
    "sogni mia madre?"
    
    "si Vittoria, decisamente"
    
    "dovrei offendermi lo sai? ma va bene, te lo concedo"
    
    Scese giù con la testa ed inziò a succhiarmelo. I suoi lunghi capelli coprivano il suo pompino. Si posizionò con il sedere su dime. Scostai la mutandina e presi a leccarle la figa, già ...
    ... bella umida.
    
    Il pompino si faceva sempre piu pesante. i movimenti sempre piu veloci. La mia lingua si infilva sempre piu nella sua fica. con il dito provai ad allargarle il buco del culo, anche se era gia dilatato di suo per tutte le volte che il suo amante fisso vi era entrato senza grossi complimenti.
    
    Ci misi davvero poco ad arrivarle in bocca. Mi spinsi con il bacino verso il suo volto affinchè non lasciasse cadere nemmeno una goccia di sborra. Lo bevve tutto e lo ripulì con grande pazienza.
    
    "ti è piaciuto?"
    
    "si ed immaginare che a farmelo fosse stata tua madre, ancor di piu"
    
    "ahahaha beh bene. Noi siamo grandi pompinare. sei capitato bene non puoi lamentarti. ora vado a docciarmi"
    
    Io ne approfittai, mi infilai il pantaloncino senza la mutanda e scesi in cucina per un buon caffè.
    
    Preparai la macchinetta e con la testa viaggiai ancora a quel magnifico pompino. iIn pochi secondi il mio uccello di rifece di marmo. Proprio in quel momento entrò in cucina la madre che subito fissò il mio cazzo. Si bloccò, arrossì e alzò nuovamente lo sguardo.
    
    "gia hai fatto il caffè?"
    
    "si grazie Bea, ne vuoi un po?"
    
    " di caffè?"
    
    Certo, troia, di cosa? di cazzo? pensai.
    
    "si Bea, aspetta te lo verso."
    
    Fiero del mio uccello svettante, mi avvicinai per porgerle la tazzina. l'Afferrò con forza e la portò verso le sue labbra carnose. Non finivamo di guardarci.
    
    Avrei voltuo alzarle quel gonnellino che aveva e sbatterla contro il frigo. Avrei voluto chiavarmela con ...
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