Il nostro posto
Data: 15/07/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee
Anna si era vestita con cura ed aveva controllato due volte la borsetta. Era tutto a posto per la loro uscita del venerdì sera.Marco l�aspettava in macchina sotto casa, per andare al cinema, ma il clou della serata era ildopo.Il film era discretamente brutto, ma non se preoccuparono troppo, perché non era certo quello, l�obiettivo principale della loro uscita.All�uscita dalla sala Anna si fermò in bagno e Marco l�attese fuori.Fece pipì, si diede un�asciugata con la carta igienica e si sfilò le mutandine.Meglio farlo ora, perché dopo, nell�utilitaria di Marco, sarebbe stato molto più scomodo.Le infilò piegate in una bustina di plastica e le ficcò in borsa.Ci sono? Sì, i preservativi ci sono.Li aveva presi il giorno prima al supermercato, li prendeva sempre lei, perché Marco si vergognava.Prima di uscire dal bagno si sistemò i capelli e diede un�occhiata al trucco, che comunque era in ordine.Per ultimo sollevò la gonna e si guardò nello specchio.Non amava le autoreggenti, perché aveva le cosce grandi e l�elastico le dava fastidio, ma, per il dopo cinema del venerdì, erano la scelta migliore.Marco era abbastanza su di giri, mentre guidava veloce nel traffico della sera, diretto verso quello che chiamavanoil nostro posto.Era fondamentale non arrivare troppo tardi, perché non erano certo gli unici a conoscerlo.�Dai, Marco, sta� buono, che ci vedono!�Aveva infilato la mano destra sotto la gonna di Anna e, dopo aver superato il bordo delle autoreggenti, le sue dita stavano avanzando ...
... lungo la pelle nuda della coscia, ben sapendo che alla fine non avrebbe trovato le mutandine.�E chi dovrebbe vederci?�Anna era già discretamente bagnata, perché il pensare a dove stavano andando, unito alla sensazione di libertà che le dava lo stare senza slip, la eccitava discretamente, se poi si aggiungeva Marco che, con le mani, si era messo ad esplorare...Cominciò a carezzarle la fessura con due dita e lei non protestò più.Tolse la mano solo per fare la stretta svolta a sinistra che li avrebbe portati a destinazione.�E che cazz...!�, scappò a Marco trovandosi davanti la scena inaspettata.Il loro posto era un vasto spiazzo selciato che confinava con il retro di un vecchio fabbricato abbandonato.Le alte mura marroni, che circondavano lo spiazzo su due lati, non avevano né porte né finestre, mentre i restanti due lati erano separati dalla strada da diversi alberi e da una fitta siepe.Chi fosse passato da fuori, avrebbe potuto osservare l�interno solo attraverso lo stretto accesso che permetteva il transito di un macchina alla volta, ma, se si arrivava abbastanza presto, si poteva trovare una posizione che rendesse impossibile essere visti dalla strada.In mezzo allo spiazzo c�era un furgone porta valori con le porte aperte, a terra un uomo in divisa, immobile, immerso in una pozza di sangue, più avanti una grossa berlina nera ed una macchina della polizia con i lampeggianti accesi.Tutta la scena era illuminata a giorno da potenti riflettori.Poi Marco vide i due camion con le ...