1. Questione di equilibrio


    Data: 16/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: emmegei

    ... precedette.
    
    Arrivò alla porta dell' antibagno, non fece in tempo ad afferrare la maniglia che questa si aprì e gli altri due amici uscirono.
    
    Risatine complici, pacche sulle spalle e lasciarono il posto all' ultimo arrivato
    
    Mentre tornavano li guardavo fissi. Sorridevano verso l' amico rimasto al tavolo ' il primo della lista', pensai, passarono oltre molto compiaciuti ma non mi degnarono di uno sguardo.
    
    - ' Mi sto facendo un bel film' mi dicevo cercando di calmarmi, ma ero inquieto e così contrariato dal mio paletto duro
    
    Finalmente anche l' ultimo ragazzo uscì e passandomi accanto non riuscì a trattenere oltre il sorriso che sfociò in una risata soffocata e un ' Ma che cazzo c'avete da ridere ' rivolto agli altri tre.
    
    - ' Un linguaggio sempre forbito i ragazzi d' oggi ' commentai tra me
    
    - ' Ma eccola che arriva '.
    
    Bellissima nel suo tubino nero, tacco appena accennato, occhi di mare di scoglio, mi ci ero tuffato anni fa e non ero più riemerso. L' adoravo, nonostante tutto
    
    Non aveva un capello fuori posto, ma l' aria era stanca.
    
    - Te le sei rimesse le mutandine ? - cercai di fare lo spiritoso
    
    - Per forza, sto colando dappertutto e mi sono dovuta imbottire di carta igienica, almeno tampono con quella
    
    Di colpo mi rilassai, appoggiandomi allo schienale. Mi voltai, i ragazzi erano andati.
    
    Con aria sorniona, di chi ormai ha capito chi è l' assassino, continuai il giochetto:
    
    - Addirittura ' dappertutto ' ...
    ... ?
    
    - Sì, - rispose tranquilla โ€“ i due insieme avevano una precisa ' doppia ' richiesta โ€“ spiegò allusiva - l' ultimo ha chiesto che mi girassi ed io ho assecondato tutti
    
    - E va bene, ho capito l' antifona. Mi hai voluto dimostrare che potresti fare ciò che vuoi quando, come e con chi ti pare, anche in mia presenza. Ma ci voleva proprio tutta questa messinscena?
    
    Ero sollevato per la mia ritrovata sicurezza, ma contemporaneamente il mio paletto perdeva consistenza.
    
    Mi guardò interrogativa -' Potrei ' dici ?!
    
    - Senti โ€“ buttai l' asso โ€“
    
    se mi avessi detto di averli soddisfatti tutti e quattro con la tua boccuccia di rose, forse ti avrei creduto, ma nemmeno una sprovveduta, benché infoiata, si sarebbe fatta riempire di liquidi da quattro sconosciuti , figuriamoci un medico come te. Ci hai provato, ma ti ho sgamato
    
    Assaporai rilassato il gusto della vittoria, anche se il mio coso era tornato a riposo
    
    - Chi ti ha detto che sono sconosciuti ? Sono quattro giocatori di palla a mano che vengono regolarmente a farsi visitare da me...- alzandosi - ...da ANNI ' -
    
    Perché mi sembrava avesse rimarcato l' ultima parola ?
    
    - La pizza la pago io, te la devo, almeno questa - disse muovendo due passi verso la cassa.
    
    Si fermò un attimo, si volse con un sorriso a novantotto denti e mi apostrofò:
    
    - Ah, dimenticavo, SCUSA, amore.- e proseguì verso il bancone
    
    Rimasi con un sorriso beota, la bocca semiaperta, il paletto di nuovo duro
    
    . 
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