1. In due per me


    Data: 18/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: caos_calmo88

    Dario e Giovanni, due amici così diversi, eppure così simili. Due giovani mariti uniti dalla passione per i ragazzi giovani.
    
    Dario aveva 50 anni molto ben portati. Professione: allenatore di calcio.
    
    Aveva un fisico robusto ma al contempo atletico. Pelo giusto, volto virile, aspetto da macho. Aveva dei modi gentili e raffinati. Un uomo abituato a frequentare il bel mondo, tra viaggi, macchine di lusso e una moglie bellissima con cui, diceva, aveva un rapporto idilliaco.
    
    Giovanni aveva 46 anni. Professione: bancario. Anche lui sposato, ma a differenza dell’amico, il rapporto con sua moglie non era dei migliori. Un ragazzo taciturno, a volte impassibile, un po’ misterioso e sempre timoroso di tutto.
    
    Bell’uomo anche lui, ma l’opposto di Dario.
    
    Giovanni aveva un viso dai lineamenti delicati, fisico normale, ricordo che portava sempre i mocassini.
    
    I due si conoscevano da anni, e da buoni amici condividevano un desiderio: conoscere un giovane ragazzo da mettere al centro dei loro giochi.
    
    Trovarono me.
    
    Dario aveva una splendida casa sul mare, ci saremmo trovati tutti e 3 a quell’indirizzo.
    
    Giovanni arrivò un po’ in ritardo, così ebbi modo di conoscere meglio Dario, il padrone di casa.
    
    Fu molto accogliente e gentile, quando finalmente Giovanni arrivò, Dario e io ci eravamo già baciati… e palpati a lungo.
    
    Giovanni non mi fece una grande impressione, sembrava indifferente a tutto e che fosse capitato lì per caso. Penso che in cuor suo invidiasse la ...
    ... spigliatezza del suo amico.
    
    Dario a quel punto stappò una bottiglia di ottimo vino rosso, e propose un brindisi.
    
    Giovanni, visibilmente impacciato e nervoso, se ne stava seduto in disparte, rifiutò il vino in quanto astemio.
    
    Dario dunque si sedette vicino a me. Cominciò ad accarezzarmi le gambe, poi il volto, e mi baciò di nuovo con trasposto.
    
    Misi ancora una mano sul suo pacco, aveva sempre il cazzo duro. Era il momento di cominciare, con o senza Giovanni.
    
    Mi inginocchiai davanti al cazzo di Dario, e glielo tirai fuori. Aveva una nerchia grossa e venosa, una cappella tornita e due grossi coglioni carichi di crema. Lo presi in bocca che era già umido, Dario mi carezzava la testa mentre io mi infilavo in gola il suo bastone, tenendolo per le palle.
    
    Senza togliermi il cazzo dalla bocca mi spogliai, via la camicia, scarpe, jeans, ero completamente nudo e a pecorina.
    
    Dopo un po sentì una lingua stuzzicarmi il buchetto. Giovanni finalmente si era svegliato! Lo invitai a mettersi vicino a Dario.
    
    Quel timidone aveva una gran bel cazzo, lungo e massiccio. Li afferrai entrambi slinguazzando e ciucciando le loro cappelle. Incastrarono i loro cazzi nella mia fauce, se avessero sborrato insieme mi avrebbero certamente affogato.
    
    Dario mi teneva per i capelli, Giovanni per il mento. Ero il loro giocattolo.
    
    Avevo le lacrime agli occhi, dalla mia bocca colava tantissima saliva. Giovanni tolse il suo uccello, poiché stava per venire.
    
    A quel punto Dario mi fece ...
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