1. In due per me


    Data: 18/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: caos_calmo88

    ... stendere supino sul divano, e montò sulla mia faccia, strusciando i suoi coglioni pelosi sul mio viso. Giovanni prese a succhiarmi il cazzo, che era durissimo.
    
    Dal cazzo Giovanni riprese a leccarmi il buco, giocandoci con le dita.
    
    Mentre Dario continuava a sbattermi la nerchia e le palle sul viso, Giovanni mi infilò la cappella nel culo…
    
    Godevo come una troia in calore. Cominciò ad aprirmi per bene il culetto, spanandomi a dovere.
    
    Dario si accorse della scopata in atto, e quasi con stizza mi infilò il suo cazzone fino in gola.
    
    Poi si mise in piedi sul divano, e cerco di infilare il cazzo in bocca a Giovanni che mi scopava duro, ma l’amico lo scacciò.
    
    “Toccava a me per primo”, disse Dario. Il povero Giovanni, piuttosto remissivo, sfilò il suo uccellone dal mio culo. Dario si infilò il preservativo, e mi entrò dentro tutto di un colpo. Fino alle palle.
    
    Giovanni non ce la faceva più, avvicinò la cappella alla mia bocca per farsela succhiare… quando partì il primo schizzo. Sborrò sulla mia faccia, dentro la mia bocca, persino sui capelli. Ma da quanto tempo non scopava questo pover’uomo?
    
    Nel frattempo Dario continuava imperterrito a fottermi il culo, poi, con la faccia piena di sborra colante mi girai. A pecora Dario mi sfondava tenendomi per i fianchi.
    
    D’improvviso lo stappò dal mio buchetto aperto e rovente, e si mise ...
    ... di fronte a me.
    
    “Leccami le palle”, mi ordinò Dario mentre si masturbava.
    
    Era in arrivo altra sborra calda tutta per me. Anche lui annaffiò la mia faccia, mentre Giovanni mi teneva ferma la testa.
    
    Il suo schizzo caldo si depositò sulla mia pelle, sopra quello ormai secco di Giovanni.
    
    Mentre Dario si buttò esausto sul divano,
    
    Giovanni mi regalò una bella sorpresa. Aveva di nuovo il cazzo durissimo e pronto all’uso. Me lo infilò di nuovo in bocca e in culo, davanti agli occhi stanchi di Dario.
    
    Giovanni non riuscì a sborrare, ma fece venire me per la seconda volta.
    
    Poi si accasciò sul tappeto, riuscivo a sentire i battiti impazziti del suo cuore. Dopo poco si addormentò.
    
    Decisi di lasciare riposare quei due tori spossati.
    
    Sembravano morti. Dario russava sul divano, con il cazzo moscio che li gocciolava sulle cosce muscolose.
    
    E Giovanni, rannicchiato sul tappeto, aveva il cazzo in fiamme.
    
    Mi rivestì e me ne andai senza svegliarli. Circa un’ora dopo ricevetti una loro chiamata, mi ringraziarono per tutto… e mi chiesero quando potevamo organizzare nuovamente.
    
    Molti giorni dopo mi chiamò Giovanni, che mi chiedeva di vederci tète à tète. I due amici erano entrati in contrasto, quindi un incontro a tre era ormai da escludere.
    
    Ma Giovanni non sapeva che avevo già cominciato a frequentare Dario a sua insaputa…
    
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