1. Irripetibile.


    Data: 20/07/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Lirica, Altro, Autore: Persefone90, Fonte: RaccontiMilu

    ... colpirmi il polpaccio, qualche strumento che non avevo mai sentito prima. Mi colpì di nuovo, sullo stesso punto e gridai.La terza fu insopportabile, mi divincolai, gridai più forte, ma c�era musica e forse non sentivano, o provavano gusto nell�ignorarmi.La quarta mi lacerò la pelle. Piansi, mi divincolai più forte.Lara non c�era.Lui non c�era.Ero sola, mi avrebbero ferita a sangue, e me lo meritavo.Probabilmente due avventurieri che non avevano mai praticato prima.Forse il sangue faceva impressione anche a loro, forse si resero conto che non era il caso continuare, e colpirono l�altra gamba.Il momento di sconcerto e terrore che provai allora &egrave indescrivibile.Avrebbero potuto continuare così per tutta la notte: se Lara avesse trovato compagnia per me non ci sarebbe stata speranza.Uno di loro mi strinse troppo forte i capezzoli mente l�altro mi ustionava la schiena con la cera: provai un odio indicibile nei loro confronti �aspettate solo di slegarmi e poi vi ammazzo�.Quando ripresero a frustarmi, con troppa forza e frequenza, persi la speranza e mi abbandonai a un pianto sommesso e rassegnato.Allora qualcuno li interruppe. Forse uno spettatore che si era accorto che qualcosa non andava, e aveva chiamato la sicurezza. Forse Lara, forse un amico di Lara.Qualcuno alzò la voce, poi una colluttazione: distinguevo il rumore della frusta sulla loro pelle.Sentii le corde ai polsi e alle caviglie allentarsi, un cappotto lungo avvolgermi.Ma il cappotto era� il suo.Mi voltai.Mi ...
    ... colpì con uno schiaffo, ancora in preda all�agitazione dopo aver aggredito i due.Poi mi strinse e mi condusse all�auto che ci aspettava fuori.Fino all�hotel non parlammo. Piansi sul suo petto, rannicchiata nel sedile posteriore, mentre mi abbracciava trattenendo a stento i singhiozzi.Il suo orgoglio mi faceva quasi pena.In camera cercò di calmarsi, sapendo che io non sarei stata capace. Balbettai solo un �perdonami�.Camminava avanti e indietro per la stanza dicendo �ok�. Ok� ok. Ora dobbiamo vedere le ferite.�Provai quasi vergogna a mostrarmi nuda a lui, un corpo che conosceva ormai alla perfezione, che gli apparteneva, deturpato dai segni di quei macellai.Mi stesi sul letto nascondendo il viso nel cuscino.Scorse i tagli sulla coscia. �cosa sono questi? Ti hanno ferita loro?��No. Questi sono miei.�Annuì.�Dimmi solo perché.��TU NON C�ERI��MA SEI TU CHE TE NE SEI ANDATA! Credi di sapere tutto e invece non sai un cazzo! Non sai come mi senta ogni volta che un mio collega mi fa battute sciocche sul tuo conto! Non sai cosa si provi a sapere che mia madre potrebbe essere tua nonna e io���TU COSA?!��Tuo padre.��Solo noi sappiamo cosa c�&egrave tra noi! Avevamo tutto!��Abbiamo ancora tutto.�Mi disinfettò piano, in silenzio. Ma in quel rituale, dopo uno sconvolgimento simile, non facevamo altro che osservare le nostre ferite più profonde.�Mi sono data a loro per non pensare a te, non stasera. Per farti un torto nel caso l�avessi scoperto.��lo so.� Rispose, accarezzando la pelle con il ...