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Nicola - Capitolo tre
Data: 20/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45
... maggior parte degli invitati di Nic erano ancora sobri ed erano riuniti in gruppi vicino alle pareti, con in mano i bicchieri di plastica con bibite analcoliche e si parlavano l’un l’altro a bassa voce. Alcuni di loro avevano lo sguardo di chi sta tentando di decidere se unirsi alla baldoria di Giacomo o no. Come per istigare tutto questo, Giacomo era seduto su un divano con due ragazze che ridevano scioccamente accoccolate contro di lui e con un bicchiere di brandy in ogni mano. Vicino a lui stavano due dei suoi amici che stavano facendo ingollare brandy ad un ragazzo che lui aveva detto essere gay. Ridevano ed urlavano: “Tutte le checche dovrebbero bruciare all’inferno!” Io mi sentii ribollire a quelle parole odiose.Giacomo ci vide e sghignazzò. “Nicky! Robbie! E tu tizio! Venite, unitevi alla festa!” Le sue parole erano appena comprensibili per effetto dell’alcol; infatti sembrava completamente andato. Questo non facilitava le cose. Io indicai a Robbie di spegnere la musica e nel silenzio seguì, cercando di farmi coraggio, avanzai e dissi in un modo che sperai fosse imponente:” Giacomo, tu ed i tuoi amici ubriachi non siete stati invitati a questa festa. Per favore vattene. Subito!”Il vocio nella stanza cessò immediatamente. Improvvisamente tutti erano concentrati su di me. Sentii molte persone andarsene dalla porta dietro di me. Io li ignorai.Ci volle un po’ prima che Giacomo comprendesse quello che gli stavo dicendo. Poi sorrise e disse in maniera quasi ...
... incomprensibile: “E questo chi è?”“Mi chiamo Gianni.” Dissi lentamente: “Sono il cugino di Nic.” Poi un pensiero mi frullò per la testa: “E sono anche un poliziotto.” Mentii. Questo provocò che alcuni si muovessero lentamente nella stanza. Il silenzio era completo salvo il martellio del mio cuore nelle mie orecchie. “Non te lo chiederò un’altra volta!” Dissi freddamente. “Per favore vattene.”Giacomo si guardò intorno, poi mi guardò e tentò di concentrarsi sulla mia faccia. “Bene poliziotto,” Disse: “Non voglio guai.” Fece una pausa, il suo viso divenne pallido. Poi tentò di concentrarsi di nuovo su di me e disse: “Dico, non avrai mica le manette con te? Sono solo qui con la mia ragazza.” E strinse la vita di una delle ragazze vicino a lui “Volevamo solo divertirci un po’ stasera.” io lo guardai di sottecchi confuso, poi improvvisamente l’intera stanza scoppiò in una risata. Giacomo aveva sul viso un gran sorriso, felice per l'attenzione che il suo scherzo gli aveva guadagnato. Si lanciò in gola un bicchiere di brandy, poi lo lasciò cadere nella direzione del tavolino vicino al divano. Si fracassò sul pavimento.Io rimasi pietrificato sbalordito ed adirato. Non potevo credere che il bastardo mi avesse ignorato così. Ci stavo pensando, poi sentii la ragazza che Giacomo aveva chiamato la sua baby, dirgli: “È maledettamente un bel ragazzo. Scommetto che a letto è bravo come te.” Lei scoppio in una risata isterica, poi aggiunse come una riflessione tra sé e sé: “Ma nessuno è bravo come ...