1. Nicola - Capitolo tre


    Data: 20/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45

    ... penetrò la sua difesa colpendolo alla testa. Volevo disperatamente aiutarlo ma riuscii a farlo solo una volta a causa del ragazzo traballante che avevo di fronte.Scossi la testa per schiarirmi la vista e mettere a fuoco i pensieri. Ok, pensai, è probabile che io sia inesperto in risse da strada e nonostante il mio oppositore fosse grosso e forte con una costituzione fisica sportiva e forte, era completamente ubriaco. Dovevo approfittarne. Lui si slanciò selvaggiamente verso di me sottraendomi ai miei pensieri ed io alzai rapidamente un braccio per deviare il colpo, l'impatto mi colpì l’avambraccio. Il mio avversario barcollò un po' mentre colpiva di nuovo, e di nuovo io deviai il colpo. Tentò una terza volta, ed ancora una volta bloccai il suo pugno.Notai che non era molto saldo sulle gambe e capii che questo poteva essere la mia salvezza: se avessi potuto farlo inciampare, ci avrebbe impiegato molto per recuperare e nel frattempo avrei potuto batterlo. Ma come farlo inciampare?Non avevo molto tempo per formulare il mio piano, per quello che potevo mi stava attaccando di nuovo. Tirò indietro il braccio destro e poi tutto accadde come al rallentatore. Immediatamente compresi istintivamente che la potenza del colpo successivo sarebbe stato impossibile da schivare, se l’avessi preso sul braccio probabilmente me l’avrebbe spezzato a metà. Poi subito dopo un altro pensiero mi colpì: non tentare di deviare il colpo. Lo sforzo sarebbe stato troppo intenso per lui senza un punto ...
    ... d’appoggio e… sarebbe inciampato. Quindi mentre guardavo il pugno del mio oppositore partire, mi lasciai cadere sulle ginocchia e crollai sul pavimento mentre il suo pugno fischiava pochi centimetri sopra la mia testa. Il ragazzo aveva messo tanta energia in quell’attacco, aspettandosi di colpirmi, che quando non avvenne ed invece il suo braccio continuò ad andare avanti, il resto del suo corpo fu trascinato dalla foga. Quando barcollò su di me, afferrai l’opportunità colpendogli con un pugno lo stomaco e quando si piegò in due cercai il suo punto più vulnerabile: il suo inguine. Lo colpii là con un forte pugno. Lui immediatamente crollò in posizione fetale gemendo come in agonia e coprendosi con le mani le sue parti private. Mi alzai, esaltato per la vittoria, ma non c'era tempo di crogiolarsi; Nic aveva bisogno di me.Corsi verso Giacomo e raggiunsi Robbie che era riuscito a battere il suo oppositore, che stava inanimato sul pavimento, e spostare Giacomo da Nic. Ma Giacomo era ben piantato e non voleva spostarsi. Ignorò i nostri attacchi e continuò a far piovere pesanti colpi su Nic, gridando adirato che avrebbe ammazzato la “fottuta, disgustosa checca.” Compresi che la scusa per attaccare Nic non era più che Nic era stato a letto con la sua ragazza; ora stava invece usando il suo odio per i gay come scusa per alimentare la sua rabbia. Pensai che probabilmente non sapeva che Nic era davvero gay, ma questo non sembrava fare alcuna differenza. Quando mi resi conto della sua ...
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