Una donna coraggiosa
Data: 20/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: maxherrscher
Si era alzata la nebbia, e avvolgeva le strade deserte vista l’ora tarda, Gloria camminava cercando di controllare i battiti del cuore, era combattuta tra contrastanti sentimenti, proseguire o fermarsi, sentiva l’aria umida dell’inverno risalire sotto la sua gonna, accarezzare le sue intimità nude come lui aveva preteso, e lei costretta a sottomettersi aveva obbedito. Stava ripensandoci? No! In realtà aveva il cuore in gola, ma il desiderio di scoprire cosa si celava dentro di sé era troppo forte, sapeva che sarebbe stata dura ma voleva fortissimamente voleva andare fino in fondo.Il suo debito nei confronti dell’usuraio era elevato, e lo sapeva che non sarebbe mai riuscita a risarcirlo, per questo motivo aveva accettato di incontrarlo e di concedersi, e lui l’aveva umiliata, con sadico piacere. Ripensando a quello che le aveva fatto sentì una stretta al basso ventre e la sua fica inumidirsi d’eccitazione, la vergogna si impossessava di lei, e le saliva al volto con un segno inequivocabile arrossandole le gote.Quello era stato molto scurrile dicendole che era solo una troia e se voleva restare nell’appartamento e continuare a mantenere suo figlio alla scuola dove lo mandava avrebbe dovuto piegarsi ai suoi voleri. Sarebbe stata sua e le avrebbe richiesto prove sempre più difficili da affrontare. E lei, mentre lui le faceva quel discorso si trovava con le gonne rialzate le mutande a mezza coscia e l’uomo volgarmente la palpava facendola gemere, si dava mentalmente della troia ...
... perché aveva goduto sotto le dita di quell’individuo volgare.E adesso andava a pagare con il suo corpo, il prezzo per mantenere un livello di vita che non avrebbe certo più potuto permettersi, ma anche per vivere, la vita di suo marito Carlo Alberto e di suo figlio Matteo, sottomessa dal ricatto o forse più dal suo desiderio di degradarsi per raggiungere il massimo godimento rotolandosi nel fango, come poteva non pensare alle sensazioni che la turbavano in continuazione.Lei una signora dell’alta borghesia costretta dopo il fallimento e l’arresto del marito a concedersi ad un usuraio con il quale suo marito era in debito, per poter continuare ad abitare nella sua casa, anzi nella sua ex casa. Tutto ciò le serviva per giustificare il suo comportamento, aveva un figlio e doveva pensare al suo futuro. Meglio una madre puttana ma che non gli fa mancare nulla che una madre virtuosa che gli farebbe mancare il cibo dal tavolo.Adesso si accorse che mancava poco al luogo dove era diretta, pochi metri, e c’era un portone al quale si accostò, spinse e si aprì, dietro al portone un uomo l’attendeva, non lo vedeva bene nella penombra, ma intuiva una persona abbastanza robusta non riuscì a vedere i lineamenti ma non doveva essere molto giovane.Le chiese: “la signora Gloria Rigamonti?”.“Si sono io” rispose lei con la voce che le si strozzava in gola.“Bene è puntuale, mi segua”, e la precedette all’interno di quella abitazione antica, c’era una scalinata che saliva ai piani, lo seguì. Quando ...