LA METAMORFOSI DI SELENE
Data: 21/07/2018,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory
... torture.- Ma cosa ti salta in mente, mia giovane pupilla? Quale odio?Tu sei qui per amore, solo in nome dell’ amore … tutti, qui, ti vogliamo bene e ti vogliamo … “amare” … naturalmente. – Rise.Le accarezzò il culo, sempre con forza e le carezzò, con la mano chiusa,la vagina spalancata e asciutta all’ inverosimile.Selene era inebetita, non capiva più che razza di gioco fosse quello.Ma era sicura di trovarsi in grave pericolo: era altrettanto sicura che la vita di suo marito era pericolosamente in gioco, per la sua stupida leggerezza.- Se prometti di obbedire in tutto e per tutto e di subire con pazienza le mie … attenzioni, ti garantisco che a “nessuno” – e fece capire bene a chi alludeva – … a “nessuno” verrà torto neppure un capello. –Poi aggiunse: - Anzi, ti liberò subito, ma resta dove sei. Sono certo che non sei donna da chiassate. –VII- Finalmente – disse più a sé che a lui.Si stiracchiò e si massaggiò polsi e caviglie, ormai era nuda, praticamente. Si guardò meglio intorno nella stanza che diventava sempre più lugubre nella sua immaginazione.Franco le fece cenno di sedere su una panca rivestita di morbida pelle. Lei lo fece e, pensosa, si coprì con un braccio il seno.Franco si avvicinò alla porta aperta e chiamò. Arrivarono due uomini di fatica, uno era nero. Da una parte della stanza recuperarono un grosso paravento pieghevole che aprirono completamente.Vicino alla porta sistemarono un paio di panchette, simili a quella su cui era seduta Selene, poi davanti alle ...
... panche posero il paravento.Era di legno intarsiato fitto, con una feritoia da dove, di sicuro, era possibile vedere senzaessere visti.- Ora non muoverti assolutamente, mi raccomando! – intimò Franco, mentre la sua signora in camice lo raggiungeva. Confabularono tra loro, senza darle importanza.Intanto un vocio di alcune persone che entravano, senza poter essere viste riempì la stanza … dietro al paravento aveva preso posto una piccola platea.Nella stanza venne accesa l’ aria condizionata in maniera leggerissima.La donna si dedicò a lei, le porse delle calze parigine spesse, appena sopra il ginocchio, di colore nero – Queste ti staranno benissimo cara, indossale. – poi aggiunse – tieni, metti anche questo - e le porse un reggipetto chiaro, con un taglio particolare, adatto a tenerle in alto i seni con tutto il capezzolo esposto di fuori.Ai piedi la donna le infilò un paio di scarpe nere, lucidissime, con un tacco vertiginoso e un laccetto con fibbia, molto sexy, alla caviglia.Selene, di malavoglia, indossò i capi quasi con rabbia.Una musica soffusa si spargeva per la stanza, il ragazzo nero, con indosso jeans e canottiera, venne fuori dal paravento e le portò della frutta tagliata in una coppetta trasparente.Lei la mangiò avidamente. Si sentì in parte ritemprata.- Adagiati adesso, Selene – disse seria la donna: premendole lievemente sulla spalla la fece poggiare su un fianco.La panca era abbastanza piccola, fece in modo che raccogliesse le gambe verso il petto; Selene si rese conto ...