Il peccato di gola (vizi privati di due coppie di classe) - Racconti Erotici

Il peccato di gola (vizi privati di due coppie di classe)

... maestro Sushi, titolare di un raffinato locale milanese dove le sue opere gastronomiche fondevano l'influenza delle sue origini franco-caraibiche con la tradizione appresa negli anni di permanenza in Giappone.

Si avvicinava ai cinquanta ma il suo corpo tonico e muscoloso color ebano ne dimostrava decisamente meno.

Le candele rendevano la sala da pranzo della villa calda e raffinata.

Dalla grande vetrata il mare ci osservava accarezzato dal riflesso della luna.

Il profumo del tartufo si fondeva a quello del lime, dei pinoli e del tonno marinato che il maestro aveva combinato sapientemente per realizzare la nostra cena.

Un prezioso kimono verde era l'unico indumento indossato da Jaques che ci aveva accolto con un caldo sorriso impaziente di vedere la nostra reazione alla vista dell' "impiattamento".

Masako era distesa sul tavolo, completamente nuda con il corpo decorato da decine di pezzi di sushi.

Io ed Emme trovammo posto sulle eleganti sedie di legno intarsiato.

Mi soffermai ad osservare come la severa forma dello schienale accarezzasse il corpo di mia moglie, splendidamente inguainato in un aderentissimo abitino nero che sembrava Armani stesso le avesse cucito addosso.

"Avanti non essere timida"

L'invito del padrone di casa sembrò intrigare la mia donna, che con un sorriso irriverente andò a prendere un pezzo di sushi posizionato sul generoso seno di Masako, stuzzicandone maliziosamente il capezzolo.

La bambola di porcellana emise un gemito ...

... rumoroso, il mio cazzo da dentro i boxer bussó prepotentemente per essere liberato.

"Avanti amici miei mettetevi a vostro agio..."

Mi servii facendo danzare le preziose bacchette laccate sul corpo della ragazza, mentre con non curanza mia moglie mi aveva già liberato il cazzo che ora svettava duro come marmo a pochi centimetri dalle labbra di Masako.

Portai alla bocca un altro pezzo di "Toscano" una delicata combinazione di pesce, tartufo e pinoli.

Mentre il sapore mi invadeva il palato spinsi il cazzo contro le labbra di Masa che lo lasciò entrare senza offire la minima resistenza.

Emme intanto aveva rinunciato alle bacchette e stava mangiando direttamente dal ventre della nostra ospite, avvicinandosi ad ogni boccone alla sua fica.

Vidi il kimono di Jacques scivolare a terra mentre la montagna di muscoli d'ebano si era portato alle spalle di Emme con un imponente erezione.

Sentii un gemito strozzato, gli affondi del mio cazzo stavano letteralmente scopando la bocca della giapponese, mentre mia moglie la scopava con la bocca.

Ormai gli appetiti gastronomici avevano lasciato il posto a quelli della lussuria.

"Huarggg!"

Quando il grosso randello di carne nera si infilò nel corpo di mia moglie il suo rantolo strozzato tagliò la mia mente come un coltello caldo fa con il burro.

Sollevai Masako, ormai il desiderio di fotterla davanti al suo uomo era un bisogno a cui non potevo ne volevo più resistere.

La posizionai sul grosso tavolo di mogano a ...