Quelli erano giorni
Data: 24/07/2018,
Categorie:
Lesbo
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: mariaklister, Fonte: RaccontiMilu
A quel tempo ero una ragazza ben sviluppata e avevo già avuto qualche fidanzatino. I soliti bacetti, qualche palpatina, seghe e ditalini. Come nuovi vicini di casa, avevamo gli zii, una coppia molto simpatica. Erano venuti a star li da poco, al posto di una vecchiaccia che finalmente aveva tirato la gamba. La zia, la sorella di mia mamma,era una donna piccola ma ben fatta, un faccino da bambola. Lo zio era un bell�uomo, cinquantenne, alto e robusto, con due magnifiche basette grigie. Noi abitavamo di sotto, con il giardino, loro sopra con il terrazzo sul tetto. Un giorno che ero sola in casa invitai la zia in giardino con me. Mi piaceva la zia e piu� la conoscevo, piu� stavo bene con lei. Sfogliammo delle riviste parlando del più e del meno, spettegolando su questo e quello. All�ora del the ci sedemmo a tavolino e arrivammo ad un argomento di cui avevamo visto un articolo: il nudismo. Lei mi chiese che cosa ne pensassi ed io dissi che sarebbe meraviglioso se delle persone potessero riunirsi anche da noi in questi campi dove avrebbero potuto sentirsi liberi dalle costrizioni imposte dalla società bigotta in cui vivevamo. Continuai dicendo che mi ricordavo ancora come era bello da bambina andare in giro nuda senza che nessuno si scandalizzasse. Allora, con tono da cospiratrice, mi confido� che lei e suo marito giravano sempre per casa completamente nudi e che, nelle belle giornate, si mettevano sul terrazzo a prendere il sole. Infine mi invitò da lei il giorno dopo. Accettai ...
... con entusiasmo. Il giorno dopo mi presentai da lei in bikini, con un asciugamani avvolto intorno al corpo. Avevo messo una cura particolare nella mia toeletta ed ero tutta fresca e profumata. Venne ad accogliermi anche lei avvolta in un asciugamani. �Benvenuta� mi disse �ero già al sole. Vieni.� Mi condusse sul terrazzo. Tutto attorno avevano fatto un muro di piante rampicanti e canne, sembrava un piccolo paradiso verde. In mezzo una piccola vasca con acqua corrente forniva refrigerio quando era necessario. Era bellissimo, cosi al riparo da qualsiasi sguardo indiscreto e glielo dissi. Mi disse che lei e lo zio, facevano di tutto su quel terrazzo e mi strizzo� l�occhio. Si tolse l�asciugamano. Era veramente una bambolina, interamente abbronzata, di un bel colore ramato. Aveva due tettine sode, due chiappette marmoree un po� svasate che lasciavano vedere il bottone scuro del suo culetto e, sorpresa, la fica completamente depilata. Se non fosse stato per le labbruzze pendule e la spacca un po� socchiusa, si poteva scambiarla per una bambina. �Tu non ti spogli?� disse sdraiandosi su un materassino. �Certo!� feci io lasciando cadere l�asciugamano. Con una noncuranza che nascondeva un leggero turbamento mi slacciai il reggipetto e, sotto il suo sguardo acceso, mi sfilai lo slippino. Anch�io ero asciutta, tettine ancora piccole, capezzolini rosei, chiappette sode, un po� di peluria nera e morbida tra le mie gambe. �Sei molto carina.� si complimentò. �Anche tu.� Risposi. Parlottammo ...