La vendetta
Data: 25/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Alba17
... Allora, due dita di Aldo la penetrarono a fondo. Uno sfacciato "oh, siii!" uscì dalla sua bocca. Le dita di Aldo nel suo sesso diventarono tre e si mossero al suo interno senza ritegno. Lei, nel frattempo, gli strinse la testa nel suo petto. Non voleva che Aldo mollasse la presa con la sua bocca. Lui capì al volo e cominciò a torturarle i capezzoli. Glieli prese tra i denti, prima uno e poi l'altro, e glieli morse a tratti piano, a tratti forte mentre un misto di dolore e piacere la invase tutta. Cominciarono a spogliarsi in fretta e, senza nemmeno rendersene conto, si trovarono tutti e due nudi. In quel momento, Aldo le spinse la testa verso il basso ventre e il suo odore di maschio la inebriò. Lei cominciò a succhiargli il cazzo, mentre Aldo le teneva saldamente la testa dandole ritmo. Lo guardava negli occhi come per sfidarlo. Con lo sguardo famelico sembrava gli dicesse: "io ora ti svuoto". Aldo, però, la tirò su e la sbatté con forza faccia al muro. Le aprì le gambe con le sue e, con un colpo solo, le entrò nella figa riempiendola tutta. Non aveva scampo, non poteva neppure ritrarsi. Il muro le impediva qualsiasi movimento, e i movimenti di Aldo la schiacciavano con forza ogni volta che faceva dentro e fuori dal suo sesso. Lui continuò così per un bel pezzo, per poi uscire e, mentre le accarezzava il buchino, senza che lei facesse neppure in tempo ad accorgersene, le appoggiò la cappella umida e, con un colpo secco, la penetrò anche lì. Lei, all'inizio, ...
... bofonchio un "bastardo", ma poi il dolore iniziale lasciò lo spazio al piacere e cominciò a godere man mano che le spinte di Aldo sul suo buco stretto si facevano più intense e decise. I suoi colpi, lenti ma profondi, le scatenarono l'inconfessabile, e lei, senza ritegno e come una cagna in calore, cominciò ad incitarlo con parole oscene. Aldo la prese animalescamente e a lungo. Le afferrò saldamente i fianchi, e quella posizione le permise di infilare una mano davanti per massaggiare la sua figa grondante dei suoi umori. La massaggiò con forza, si pizzicò il clitoride, infilò due dita dentro e cominciò a masturbarsi gemendo mentre Aldo continuava a lavorarle il culo. Urlarono entrambi di piacere mentre l'orgasmo sconvolgeva i loro sensi. Un'ultima spinta di entrambi e lei, sfinita ma appagata, si appoggiò al muro con il peso di Aldo che continuava a schiacciarla contro la parete fredda. Restarono un attimo così finché il respiro di tutti e due si regolarizzò. Aldo non era ancora uscito da lei. "Adesso spostati" gli ordinò. Lui ubbidì mentre rivoli di sperma le uscirono dal buchino. Aldo mostrando spudoratamente il suo membro, le disse: "E ora puliscimelo, puttana. Lo so che ti piace leccarmelo!". Lei lo spinse lontano, schifata, si vestì e uscì. Si promise che non l'avrebbe mai più rifatto e con nessuno. Si voleva troppo bene per cadere così in basso e, solo in quel momento, si rese conto che, per farla pagare al marito, aveva toccato il fondo. Ne valeva la pena?