1. Il muratore alla finestra


    Data: 26/07/2018, Categorie: Etero Autore: Malia, Fonte: EroticiRacconti

    ... scopata a 90" rispondo. Si eccita di nuovo e mi prende di peso sedendomi con violenza sulla scrivania. Mi sfila le mutande di pizzo nero che ancora indossavo, mi apre le gambe con un movimento brusco e inizia a leccarmela. Inizio a mugolare. La sua lingua entra ed esce e sono così bagnata che i miei umori iniziano a colarmi sull'interno coscia. Inizia a giocare col mio clitoride e poi entra con un dito e poi con due. Basta con questi giochetti, infilami dentro il cazzo! Penso. Ma sto gemendo troppo per parlare. Continua a dirmi che sono una troia e la cosa mi eccita tantissimo. Pendo fiato e gli dico che sono la sua troia e può farmi tutto quello che vuole. All'improvviso, di colpo mi tira giù dalla scrivania e mi gira sbattendomi contro di essa. Le mie tette sono schiacciate contro la scrivania e me lo butta tutto dentro. Sto gemendo come una cagna. Inizia a scoparmi ad un ritmo sempre più veloce, su gù, su giù e più mi dice che sono una troia, una cagna da monta, più mi eccito. Ho un orgasmo inaspettato e così forte che mi si piegano le gambe, ma lui mi sostiene e continua a scoparmi. Io continuo a gemere, produco dei suoni che non credevo di poter emettere. Più eccitata di prima, mi fa venire ancora e poi ancora una volta. Ho un orgasmo multiplo e grido di piacere come se fossi posseduta. Mentre urlo e gemo mi viene dentro. Mi riempie per bene e quando è completamente venuto rimane dentro ancora qualche secondo e mi sussurra all'orecchio che una troia così non l'aveva mai vista. Io gli rispondo che una scopata così non l'avevo mai fatta e che potevamo pure ripetere ogni giorno. Sentiamo delle voci sulle impalcature, i suoi colleghi stanno tornando. Lo guardo e gli chiedo in quanti sono a lavorare sulle impalcature. Lui mi risponde che sono in 5 e gli dico che il giorno dopo non deve venire da me da solo. Capisce, ride e mi promette che l'indomani mi scoperanno così tanto che avrò la figa in fiamme. Ma questa è un'altra storia.
«12»