Mia sorella liceale in una festa universitaria: Seconda parte
Data: 26/07/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Roles93, Fonte: EroticiRacconti
... anche. Mentre ero immerso nei miei pensieri finalmente sentii la chiave inserirsi nella serratura della porta per poi aprirsi. Barcollando mi recai velocemente in mezzo ai miei amici, la luce entrò dentro quella piccola stanza buia rivelando tracce di ciò che era successo al suo interno. Entrambi non erano visibilmente pronti all’apertura, ed era come se fossero stati colti di sorpresa. Subito provarono a rivestirsi, il mio amico si allacciò la cintura dei pantaloni ed uscì con sguardo fiero e soddisfatto. Si girò subito verso quella ragazza che le aveva regalato piacere ancora anonima, per capire chi si fosse appena scopato, e appena vide mia sorella fece uno sguardo misto fra stupore e felicità. Si avvicinò a me guardandomi con aria finta dispiaciuta poggiandomi una mano sulla spalla. Ero incazzato nero, avrei voluto spingerlo a terra, ma poi vidi mia sorella anche lei in preda a sistemarsi il più in fretta possibile abbassandosi la gonna e addrizzando la maglia. Era rossa e sconvolta, non potevo mai sapere cosa fosse successo lì dentro, usci senza incrociare il mio sguardo, guardava a terra mortificata mentre provava a sistemarsi i capelli ormai scombinati dall’amplesso appena avuto. Era come se fosse diversa, anche i suoi abiti come se mancasse qualcosa, ma nelle condizioni in cui mi trovavo non riuscivo a collegare, la prima cosa che feci fu afferrarla con forza per un braccio mentre provava ad allontanarsi dal resto di noi. Volevo parlarci, volevo chiarire, volevo ...
... sapere, ma lei continuava a guardare a terra mortificata. Non riuscì a dire neanche una parola perché poi una delle ragazze la allontanò da me trascinandola di nuovo in quella stanza per decidere nuovamente la fortunata. Lo stesso fece un mio amico mentre mi poggiò un braccio attorno al collo sorreggendomi e trasportandomi nell’altra stanza. Si ricominciava, eravamo di nuovo tutti in cerchio e la bottiglia torno a ruotare. Io la osservavo con sguardo perso, non me ne fregava nulla del gioco, era come se fossi in un altro mondo pieno di rammarico e sensi di colpa nel aver dato questa stupida festa oggi. I miei pensieri furono interrotti da grida di euforia dei miei amici, scossi la testa e guardai la bottiglia che puntava verso di me. Non realizzai subito il significato di quella bottiglia, ma le urla e le acclamazioni dei miei amici mi fecero rendere conto che sta volta il fortunato ero io. Ebbi una sorta di sbalzo di umore, non sapevo se esultare o rinunciare per via del mio stato d’animo, ma tutti mi incitarono con frasi “Dai adesso è la tua ora!” oppure ” Riscattati e non ci pensare!” Mi aiutarono ad alzarmi da terra, ero veramente parecchio ubriaco, e mi accompagnarono verso lo stanzino buio. Mi spinsero al suo interno chiudendo la porta alle mie spalle, non stavo capendo quasi nulla, non sapevo se già lì dentro ci fosse una ragazza o meno. Poggiai la mano sulla parete per reggermi in piedi, aspettai qualche secondo fermo immobile, fuori dalla porta c’era un silenzio quasi ...