La schiava (pt2 il primo giorno insieme )
Data: 18/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Terra, Fonte: Annunci69
Cosa dovrei fare adesso?
Ametista si è messa a terra, seduta da parte nel mio studio il suo sguardo è come sempre perso nel vuoto.
Il suo abito di tela grezza oltre a non nascondere le amare piaghe sulla sua pelle lascia ben intravedere le forme generose del suo petto.
Una parte di me, quella alimentata dalla solitudine e dai pensieri non condivisi con nessuno mi dice di abusare di lei e godermi il premio che Ferro ha voluto riservarmi per avergli salvato la vita.
In un attimo rinsavisco, la chiamo per nome, non mi risponde sta li seduta a terra dov'è. Mi avvicino, muovo una mano verso di le dirigendola sul suo capo e li la lascio adagiare.
Avverto la consistenza crespa dei suoi capelli ed il calore della sua testa, mantengo la posizione, lei alza lo sguardo ed entra nei miei occhi, questa cosa turba la mia quiete e per recuperarla inizio a muovere molto lentamente la mia mano sul suo capo come si farebbe con un cane.
"Il sole è sceso, è ora di mangiare che ne pensi Ametista?"
La invito a seguirmi in cucina, le do indicazioni riguardo la locazione di tutti gli utensili ed ingredienti di cui necessito ed in silenziosa compagnia preparo il nostro pasto.
Ametista non parla, non prende iniziativa, non si mette mai davanti la mia visuale ma è sveglia e sa muoversi. E' evidente che sta cercando di capire in che dimensione si stia trovando.
La faccio accomodare e poso i nostri piatti sulla tavola.
"E' opportuno che io mangi senza che abbia urlato ...
... signore?"
Non rispondo ed inizio a mangiare la mia porzione.
"Forse stasera il signore aspetta degli ospiti, sarebbe meglio che io vada a nascondermi ?"
Alzo lo sguardo verso di lei, lo muovo verso il suo piatto ed inghiotto un altro boccone.
"Allora posso iniziare a mangiare signore?"
Molto nervosamente Ametista inforca la posata ed inizia goffamente a nutrirsi, i suoi movimenti sono rigidi e ad ogni pezzo di carne infilzato si ferma qualche secondo come se aspettasse la mia approvazione prima di portare il cibo alla sua bocca.
"Grazie per questo pasto signore. E' la prima volta che mangio qualcosa così ricco di sapori ed'è anche la prima volta che mangio fino a sentirmi piena. Grazie, grazie tante."
La sua voce è ansiosa ma non credo che menta, evidentemente il cambio di trattamento che sta vivendoi dev'essere drastico.
Non ho neanche bisogno di chiederle di aiutarmi a sistemare che già si mette all'opera.
La lascio fare, vado nel corridoio, le preparo la stanza per dormire e la invito a raggiungermi.
"Questa sarà la tua stanza Ametista, dormirai qui d'ora in poi"
La ragazza entra timidamente nella stanza e si avvicina al letto, passa la mano sulle coperte e con le dita tocca l'estremità del lenzuolo che esce da queste.
"Signore..Cosa ne sarà di me adesso? Ha intenzione di perpetuare i miei dolori e le mie torture? La prego non mi illuda, mi conceda almeno la possibilità di sapere il destino a cui andrò in contro e di poterlo affrontare con ...