1. Serpenti


    Data: 28/07/2018, Categorie: Etero Autore: Paoletta80, Fonte: EroticiRacconti

    Conosco quel ghigno e quello sguardo satirico, ne stai pensando una delle tue ma ti trattieni, aspetti che te lo chieda: "Perché mi guardi così? Qualcosa non va?" "No anzi, va tutto bene solo che..." "... solo che...?" Me lo dici guardandomi da sopra il bicchiere, mentre lo avvicini alle labbra: "sono convinto che tu abbia bisogno di essere scopata per bene". Continui a fissarmi, sai di avermi presa alla sprovvista e ne sei compiaciuto, che bastardo sei! Sorpresa? Inebetita direi, ma riprendo il controllo subito, sono pur sempre io! "... e da dove nasce questa tua... convinzione?" "Lo sai, conosco le donne, conosco anche te". Il sorriso beffardo non scompare dal tuo volto. Cosa siamo noi... amici? Proprio no. Conoscenti? Una specie. Una cosa è sicura: siamo uguali. Talmente simili da odiarci a volte, insopportabili, prepotenti, cinici. Ma ci rispettiamo, abbiamo un equilibrio sottile, sconosciuto e incomprensibile agli altri. Ci punzecchiamo continuamente, utilizziamo un codice tutto nostro che spesso fa salire la tensione sessuale fino a renderla quasi palpabile, ma ci fermiamo prima, l'abbiamo sempre fatto, per noi, è sempre stato solo un gioco. "Conosci le donne? Il fatto che tu sia uno scopatore seriale, non ti da la certezza di sapere di cosa ho bisogno io, tesoro..." "Non chiamarmi tesoro! Lo sai che non lo sopporto! E invece lo so! Hai bisogno di scioglierti un po', di una sana, lunga e appagante seduta di sesso selvaggio...". Va bene, hai deciso di andarci ...
    ... pesante, accetto la sfida, vediamo dove ci porta. "Hai trovato anche chi dovrebbe curarmi, oppure ti sei limitato solo alla diagnosi?" "Certo che l'ho trovato! È per questo che ti ho chiesto di vederci..." Mi guardo intorno, cerco di capire se da un momento all'altro possa avvicinarsi al nostro tavolo un potenziale "dottore". "E dov'è?" "Non cercare lontano, l'hai di fronte a te, sono io, ovvio!". Siamo simili è vero, ma con una differenza sostanziale: tu, sei uno spudorato donnaiolo, un Casanova, un collezionista. Mai conosciuto un uomo con la tua capacità di sedurre. Certo, le tue conquiste hanno la metà dei tuoi anni di solito, ma è il fascino del quarantenne. Io, sono discreta, controllata, a volte glaciale. Mettere in piazza la mia vita sessuale non è da me: è da te. Poi sono consapevole che il sarcasmo in una donna non è ben accetto e compreso, lo si scambia per aridità, acidità e, ovviamente, la conseguenziale, carenza di sesso. Ci sei caduto anche tu. "Tu?! No... sei troppo giovane per me!" "Che dici? Ma se ho la tua età??" "Appunto. Fidati." Sappiamo come tenerci testa, non sarà semplice, ma alle sfide non sappiamo resistere, nessuno dei due. "Ti stai sbagliando alla grande, ho deciso di salvarti, dovresti ringraziarmi." "Chi ti dice che voglio essere salvata? E poi che ne sai tu di come voglio essere trattata? Non credo che saresti all'altezza..." "Ho più esperienza di quella che credi..." Intanto il primo bicchiere è vuoto. "Sicuro di te, eh? Visto che mi hai teso una ...
«123»