1. Leo, collega all'uni (2)


    Data: 31/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ste880, Fonte: Annunci69

    Rientrando in aula studenti Leo mi fissava, per la prima volta era lui a guardare me, e il suo sguardo diceva slolamente una cosa: SESSO!
    
    QUANTO LO VUOI?
    
    Provai a studiare, a concentrarmi.. ma il sapore della sua sborra rimaneva nella mia bocca, la forma del suo cazzo rimaneva nella mia gola, ed il suo odore rimanere nel mio naso.
    
    Finimmo dopo un'altra ora (inutile per il mio studio) e lui come aveva detto mi voleva accompagnare a casa; non rifiutai ovviamente, così montai sul suo motorino e partimmo.
    
    Poco dopo realizzai che lui non poteva sapere dove io abitassi.. allora dove stavamo andando? La cosa mi incuriosiva ed eccitava, così mi strinsi a lui per "non cadere", e per una maggior sicurezza mi strinsi anche al suo pisello che trovai bello duro!
    
    Non mi diceva nulla (o io non lo sentivo), non si girava né faceva cenni e non sapevo se gli piaceva o meno; ma i miei dubbi vennero sciolti quando ad un semaforo rosso si girò dicendomi: "Quanto lo vuoi?"
    
    "Me lo chiedi pure?"
    
    "Tra poco lo riavrai tutto per te"
    
    E così fu: parcheggiò all'ingresso di un parco e mi trascinò al suo interno per poi, una volta dietro una siepe, girarsi di scatto e iniziando un caldo e lungo bacio. Ci sapeva davvero fare con quella lingua, e immaginandola in azione sul mio culetto mi tornò l'eccitazione a mille!
    
    Mi passò la mano sulla schiena, la infilò sotto la maglietta e mi accarezzò; scese dentro alle mutande e iniziò a stringermi le chiappe. Poco dopo la prima mano fu ...
    ... raggiunta dalla seconda e insieme mi strizzavano le chiappe allargandole e avvicinandosi sempre più al mio buco.
    
    Ero troppo eccitato.. e senza volerlo quando le dita passavano accanto al buco, il culo mi si spostava indietro, le voleva, le desiderava, e lui lo capì perché mi disse: "Guarda come ti muovi, vuoi proprio il cazzo vero?"
    
    Non risposi ma rispostai il culo indietro al suo passaggio.
    
    Con fare brusco si aprì i pantaloni, abbassò i miei e ci abbassammo (lui in ginocchio e io davanti a quattro zampe); io iniziai subito a leccare quella bella cappella, mentre lui, sputandosi sulla mano, iniziò a lavorarmi il culo.
    
    Stavo tornando in estasi come quello stesso pomeriggio e se non fosse stato per il cazzo in bocca avrei mi sarei fatto sentire dal godimento! Infilò un dito, ma scoprì presto che un dito ci sciacquava, così aumentò a due.
    
    Adoravo sentire come mi premeva tra cazzo e dita, mi sentivo prima vuoto e poi riempito tutto; godevo e lui godeva, lui ansimava e mi fissava, mi fissava con quello sguardo che urlava sesso.
    
    Passò un quarto d'ora con quel movimento, ed io non mi ero minimamente stancato, lo adoravo! Lui invece volle provare a mettere un altro dito dentro di me, il mio forellino faceva resistenza e gli volevo dire che faceva un po' male.. ma prima che potessi togliermi il cazzo di bocca lui con una mano mi schiaccio la faccia sulla pancia affondandomi il cazzo in gola e le dita in culo!
    
    Tornò a muoversi cone mi piaceva, ed ora che stavamo al ...
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