1. La doccia con mia cognata


    Data: 31/07/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: Maxxximissimo, Fonte: RaccontiMilu

    ... caddero i gettoni da mano e prima di iniziare a leccarle la fica ne presi un paio e mettendoli nella gettoniera feci partire la doccia. Mi ritrovai una sua gamba sulla spalla mentre io mangiavo quel suo frutto succoso. Alzai lo sguardo, l�acqua le cadeva addosso, bagnandola i capelli, il viso e le splendide tette per poi scendere sul ventre piatto fino alla mia faccia quasi coperta interamente dal suo sesso. Mi mise una mano tra i capelli e tirandomi la testa indietro con lo sguardo fece cenno di rialzarmi. Ovviamente riprendemmo a baciarci ma subito dopo senza neanche invitarla si inginocchiò ed abbassandomi il costume in un sol colpo fece svettare la mia asta sul suo viso. La prima doccia era finita, l�acqua smetteva di scorrere, così alzò lo sguardo e tenendo gli occhi fissi sui miei fece sparire lentamente tutto il mio cazzo in bocca. Spinse fino in fondo, fin che la sua gola poteva accogliere, fin quando la sensazione di soffocamento non arrivò a quei suoi splendidi occhi scuri riempendoli di lacrime. Tirò la testa indietro e senza farsi uscire il cazzo da bocca diede altri quattro, cinque affondi prima di liberarlo dalle sue labbra e leccarlo in tutta la sua lunghezza dedicandosi alle palle. La mano non smetteva di andare su e giù sulla mia asta. Non riuscivo più a guardarla negli occhi aveva il viso coperto dal mio cazzo, così azionai l�altra doccia lasciando sgorgare l�acqua sul mio corpo. Appena ebbe il getto d�acqua in faccia avendo la bocca aperta per accogliere ...
    ... le mie palle, si sentì come soffocare. Si scansò e sputando l�acqua dalla sua bocca mi diede del bastardo. La presi per le braccia facendola piegare mani appoggiate al muro. Il suo culo già così sporgente a novanta gradi era un capolavoro. L�acqua rendeva secca la penetrazione ma spingendo con forza riuscii in pochi colpi ad entrare nella sua calda e stretta fica. Sentì un pizzico di dolore e voltandosi mi intimò di fare piano ma ero troppo preso dalla foga e dandogli uno schiaffetto sul sedere iniziai ad andare più forte. La smorfia di dolore in pochi istanti si trasformò in godimento, tanto che piantò bene le mani sul muro e spingeva il suo splendido sedere all�indietro per consentirmi di aumentare la potenza dei miei colpi. Le presi i capelli con la mano e tirandoli le feci inarcare il collo. Una mano, data l�acqua, sfuggi dal muro facendola quasi battere il viso contro la parete della doccia. Non mi fermai e tenendo i capelli stretti in mano la spinsi faccia a muro continuando a scoparla. Godeva a bocca aperta senza emettere suoni. Con la mano libera prima di appoggiarla sul suo fianco per accompagnare il mio movimento, spostai il getto della doccia verso il suo viso. Non poteva divincolarsi con il volto aveva la mia mano che tenendo i suoi capelli la spingeva contro il muro. Questa sensazione di costrizione mista alla profondità ed alla sapienza dei miei colpi la fecero venire in un lungo orgasmo che la sua bocca non potette trattenere emettendo un urlo di approvazione. ...