1. La mia cara compagna di classe.


    Data: 31/07/2018, Categorie: Etero Autore: Oscar Grees, Fonte: RaccontiMilu

    ... fronte casa mia, ho da mostrarti una cosa, ma per il resto del tragitto non chiedermi nient'altro.'Quell'aria satura di mistero e imbarazzo si dissolse appena fermai la macchina nel parcheggio e presi in mano il cellulare. Senza dire alcuna parola feci partire il video sotto gli occhi incuriositi di Arianna. All'inizio le immagini risultavano confuse e caotiche, ma col passare dei secondi capì di cosa si trattasse. Il viso divenne teso, gli occhi spalancati e le mani di fronte la bocca; 'Dario perché mi fai questo? Che ti ho fatto?!''Per il momento ancora niente. Non credi che sarebbe una brutta cosa se Paolo lo venisse a sapere?' feci con aria ingenua.'Dario ma sei pazz..''Aspetta aspetta, guarda come si conclude' ed apparve la didascalia finale 'Auguri Cornuto''No Dario, non puoi farmi questo! Perché lo stai facendo'Con il tono più autoritario che avessi mai avuto le dissi:'Ora le opzioni sono due: Numero 1. Scendiamo da questa macchina e mi segui lì dentro. Numero 2. Ti riaccompagno a casa e qualcuno troverà un bella sorpresa.'Senza proferire una parola, con il viso solcato dalle lacrime, aprì lo sportello e la presi per mano accompagnandola oltre il portone. Scendemmo le scale e la feci accodomare in tavernetta, lasciandomi dietro il suono della serratura che si chiudeva. Eravamo finalmente soli, solo io e lei. La sola idea di poter finalmente farci qualsiasi con Arianna mi fece andare fuori di testa, perciò la cinsi a me con le braccia e iniziai a baciarle il collo. ...
    ... Intanto pian piano la mia mano si faceva strada sempre giù lungo la schiena fino ad arrivare alla parte che era stata l'ispirazione per le mie innumerevoli masturbazioni: il culo. Il palmo si serrò stretto sul suo gluteo coperto dalla stoffa ed iniziò una scrupolosa avanscoperta del fondoschiena della ragazza. Era soffice e morbido come una piuma, ma al tempo stesso plastico e malleabile, il che contribuiva a non far cessare la mia esplorazione in quel ben di dio. Con l'altra mano, intanto avevo iniziato a sbottonare la camicietta sul davanti mentre le sussurravo:" Lo sai cosa sta per succedere, vero?" Non rispondeva, il che mi dava ancor più carica erotica ed enfasi nei gesti. Dopo aver slacciato l'ultimo bottone mi si parò davanti uno spettacolo indimenticabile: due fantastiche tettine incorniciate da un reggiseno nero di pizzo. Non capii più niente e mi fiondai con la faccia tra i seni, lappando e mungendo come un forsennato; nel frattempo avevo riportato le mani sul suo culo spingendola contro la mia erezione nascosta dai jeans. Dopo essermi saziato delle sue tette, le sbottonai i pantaloni e glieli calai fino alle caviglie mettendo in mostra una deliziosa mutandina abbinata al reggiseno che si insinuava tra i glutei. La visione del suo corpo in lingerie mi fece intendere che era arrivata l'ora di passare a qualcosa di decisamente più gratificante: la portai dinanzi a uno specchio e la feci inginocchiare, dopo di che le dissi '&egrave arrivato il tuo momento, SUCCHIAMELO' . ...