1. Confidenze di una casalinga cap. 3


    Data: 01/08/2018, Categorie: Etero Autore: passepartout, Fonte: EroticiRacconti

    Prima di partire per le meritate vacanze volevo raccontarvi un episodio estivo accaduto lo scorso Agosto. Attraverso degli amici, io e mio marito eravamo entrati in contatto con un costruttore della provincia di Reggio Calabria che affitta immobili in questo splendido paese che per discrezione non citerò; vi basti sapere che il mare è di un colore verde smeraldo con riflessi turchesi, i ragazzi e mio marito erano estasiati da tanto spettacolo ed io non ero da meno. Lunghi bagni di sole, grigliate di pesce e passeggiate per il paese con aperitivo a metà pomeriggio. Non avrei potuto chiedere di meglio per il riposo della mia mente e del mio corpo, messi a dura prova da un inverno pesante. Il nostro affittuario si aggirava per il paese con la sicumera dell'uomo ricco e rispettato per il potere che esercitava nella zona; un bell'uomo sulla cinquantina, capelli brizzolati, abbronzatura invidiabile, un Panama calcato sulla testa, un sorriso ed una simpatia sempre al servizio dell'ospitalità. Mi affascinava. Ogni tanto il nostro ospite amava offrirci l'aperitivo ed è noto che nel meridione ogni rifiuto viene interpretato come un'offesa, quindi, anche se a mio marito la cosa non faceva particolarmente piacere accettavamo di buon grado. In questi pomeriggi alcolici avemmo modo di conoscerci meglio, parlava dei suoi affari e dei suoi viaggi, intrapresi per lo più durante l'inverno, perché d'estate amava godersi il suo mare ed intrattenere gli ospiti che aveva l'onore di servire. Le ...
    ... sue mani robuste e lunghe mi procuravano brividi che controllavo a stento, mi ero fatta l'idea che fosse un amante vigoroso, cominciai a lanciare sguardi maliziosi alle spalle del mio povero marito e sfruttai la mia innata civetteria per ridurre la distanza fisica, così al termine dei nostri rendez-vous mi salutava col baciamano. Evidentemente i miei segnali vennero interpretati positivamente, perché l'occasione per verificare le sue intenzioni non tardò a presentarsi. Al termine di una mattinata trascorsa in riva alla battigia insieme alla mia famiglia, impegnata a leggere e giocare con i miei uomini a racchettoni, rientrai come d'abitudine prima di loro per farmi la doccia e preparare un pasto semplice e fresco, non appena tutto fosse stato pronto avrei squillato al cellulare di mio marito e mi avrebbero raggiunto. Quando uscii dalla doccia però il campanello trillò, andai a rispondere e non rimasi sorpresa nel vedere che alla porta c'era il nostro imprenditore di provincia; lo invitai ad entrare e dopo averlo fatto accomodare gli offrii del tea fresco. Indossava una camicia di lino blu e dei pantaloni dello stesso tessuto color panna, posò il suo Panama sul divano e dopo avermi chiesto dove fosse la mia famiglia, m'invitò a sedermi accanto a lui, il suo sguardo infuocato cominciava a sciogliermi, allungò leggermente la mano sulla coscia rimasta scoperta dall'accappatoio, non disse nulla mentre si faceva più audace. Mi resi conto che rischiavo di essere intrappolata nel mio ...
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