1. La Prima Volta


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: YouAndI, Fonte: RaccontiMilu

    Ciao a tutti, mi chiamo Antonio, ho 27 anni, voglio raccontarvi la storia della scoperta della mia bisessualità.Al tempo avevo 18 anni e studiavo al liceo scientifico classe 4, ero convinto di essere solamente etero, visto il fatto che non facevo altro che sbavare dietro il culo delle mie compagne di classe e mi masturbavo ossessivamente pensando a loro. Poi arrivò l'inaspettato giorno... una mattina presi il pullman, come di solito, e mi recai a scuola con i miei compagni e amici; io ero particolarmente felice in quanto per il giorno era previsto uno sciopero e quindi, avendo anche avvisato i miei genitori, probabilmente non sarei dovuto entrare a scuola. Io e i miei compagni e compagne allr stavamo già avviandoci al solito bar per fare colazione; poi però arrivo quella chiamata che probabilmente ha cambiato la mia vita...era mia madre, mi diceva di entrare a scuola e sembrava anche molto arrabbiata per motivi a me sconosciuti, allora con le palle che mi giravano controsenso mi avviai di nuovo a scuola....da solo.Già quando entrai sentii una tristezza assurda nel vedere che tutto il corridoio era semi-deserto e pensai che sicuramente sarei stato l'unico che entrò di classe mia, ma stranamente rimasi sorpreso nel vedere, quando entrai in classe, Davide che mi accolse con un sorriso.Davide è un ragazzo che conoscevo poco in quanto era il primo anno che lo avevo in classe, visto che era un anno più grande di me ma l'anno precedente l'avevano bocciato, finendo così in classe ...
    ... mia.Ebbene noi eravamo felici perché pensavamo che essendo solo in due, i professori ci avrebbero fatto uscire dopo aver chiamato i nostri genitori. Invece il caso volle che non succedesse e quindi rimanemmo a scuola, per lo meno i professori non spiegarono il giorno e quindi ci trovammo a stare seduti fuori in corridoio sulla cattedra che veniva lasciata fuori in caso di assemblea convocata dal preside. Passammo le prime ore della mattinata a parlare del più e del meno, poi cominciamo a parlare di ragazze, e a quanto pare, anche lui proprio come me, non era messo tanto bene. Mi diceva che non riusciva a trovarne una e che si voleva sverginare il più presto possibile perché non ce la faceva più a resistere; ovviamente pensai che avevamo gli stessi problemi.Poi continuammo a parlare e scherzando cominciammo a prenderci a colpi e aspinte fra tante risate, eravamo puretranquilli visto che i professori erano tutti di sopra facendosi gli affari loro in vicepresidenza. A un certo punto cademmo a terra, io sopra di lui,i nostri sguardi si incrociarono in maniera poco innocente per pochi secondi, allora io mezzo spaventato mi rialzai in fretta e furia e diedi una mano a Davide per rialzarsi. Rimanemmo tranquilli fino all'ora di uscire. Io non facevo altro che pensare a quegli sguardi che ci scambiammo anche dopo che tornai a casa. Poi mi addormentai e nel pomeriggio venni svegliato dal campanello, andai scocciato ad aprire la porta e....cavolo era Davide, sobbalzai quasi. Lo feci ...
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