1. Giuseppe il cazzone


    Data: 07/08/2018, Categorie: Etero Autore: scrittorepercaso, Fonte: EroticiRacconti

    ... camminavamo già immaginavo la mia prima storia da condividere con i miei amici narratori del sito erotico. Mi prudeva la fica al solo pensiero che avrei realizzato quel sogno che mi aveva agitato ed eccitato qualche notte precedente. Arrivata a casa entrai. Giuseppe rimase impalato davanti alla porta. "Dai entra, cosa fai lì impalato ?" gli dissi. "Cosa posso offrirti per ringraziarti , sei stato gentilissimo" E lui: "Anche un bicchiere d'acqua va bene" L'eccitazione che stavo provando mandò impazientemente un input direttamente al mio cervello e dissi: "Veramente io volevo offrirti me stessa" E mi avvinghiai a lui , comprimendo i miei grossi seni su di lui. Gli sbottonai la camicia e cominciai a leccargli tutto il corpo , i capezzoli e infine infilai la mia lingua nella sua bocca. Lui rimase impietrito , le braccia lungo i suoi fianchi. "Ma non era ciò che desideravi? Avermi tutta per te? Stringermi le tette?" Lui non proferì parola. Allora capii che dovevo prendere l'iniziativa. Gli sbottonai i calzoni e gli abbassai la cerniera. "ora ci penso io a scioglierti Giuseppe, quello che mi intessa è proprio qui " dissi. Mi misi in ginocchio pronta a ...
    ... prendere in bocca quel cazzo enorme e gli abbassai le mutande. Rimasi di stucco. Il caro amico Giuseppe aveva un cazzo piccolissimo. Spuntava timidamente dal folto cespuglio di peli pubici e mi faceva ciao timidamente proprio come il suo proprietario. Allora mentre ero in ginocchio lo guardai dal basso verso l'alto e dissi: "Ma scusa , a te non ti chiamavano Giuseppe il cazzone???" E lui , rosso in viso , con le braccia e il busto ancora irrigidito mormorò: "Si , mi chiamano Cazzone ma non in quel senso. Mi hanno sempre chiamato così perchè sono un pò timido , stupido , non ho mai avuto donne , nè amici . E soprattutto perchè vivo ancora con la mia mamma" Io scoppiai in una risata fragorosa. Ridevo a crepapelle mentre avevo quell'uomo semisconosciuto coi calzoni abbassati davanti a me . Lui disse: " Mi scusi signora Laura, forse è meglio che io vada . Mia madre sta aspettando la sua spesa. Mi scusi ancora e mi saluti Roberto." E se ne andò. Quando finii di ridere , mi spogliai ed entrai in doccia. Poi mi accoccolai sul letto e col mio tablet in mano mi misi a scrivere la mia esperienza con quel cazzone di Giuseppe sul mio sito di racconti erotici preferito. 
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