1. Ballando il tango IX


    Data: 08/08/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    Sento lo sbattere della porta. Sussulto. Sento i tuoi passi che man mano svaniscono. Ho freddo. Cerco di immaginare quando farai l’ultima scala... che apri il portone. Spero che tu, pentito, torni indietro, scusandoti per il tuo comportamento infantile. Lo so che non succederà mai. Non è da te chiedere scusa, ma io lo spero lo stesso. In quei interminabili minuti sto seduta in bagno, vicino al water. La testa tra le mani a pensare. “Tirati su Alba- mi dico dopo un po’- cosa aspetti? Che lui ti venga a prendere? Sei la solita ingenua. Non hai ancora capito con chi hai a che fare?” Arrabbiata, tiro un calcio all’aria. Ho bisogno di sfogarmi. Accendo lo stereo. Vorrei qualche pezzo forte. Ne approfitto di quelli della mia amica che ha gusti strong. Le note di una canzone a me sconosciuta, riempiono la stanza. Comincio a ballare in preda alla rabbia. Ballo, salto. Giro su me stessa, urlo sopra la voce della cantante, piango, rido... sembro una pazza. Non so quante volte misi la stessa canzone, né quanto a lungo ballai o urlai la mia rabbia contro di te. So solo che dopo, sfinita, mi buttai a letto. “Alba, domani è un nuovo giorno!”- mi avrebbe detto Rossella O’Hara- e io avevo bisogno di dormire per non pensarci più. Se al momento ero arrabbiata, delusa dal tuo comportamento, il giorno seguente, dopo una bella dormita, tutto il mio malumore e’ svanito. Decido di cercarti al solito posto per parlarti. Non ti trovo dove fumi... nemmeno all’interno del negozio dove lavori, non ci ...
    ... sei. Ma dove ti sei cacciato?- mi chiedo. Mentre cammino per strada pensierosa, dalla vetrata di un bar li vicino, ti vedo seduto con gli amici. Li conosco. So che di loro ti fidi, quindi entro dentro senza farmi problemi. Senza pensarci due volte, mi avvicino al vostro tavolo. “Buongiorno!”- saluto. “Buongiorno a te, Alba!”- mi rispondono loro in coro. Dalla tua bocca invece non esce nessuna parola. Faccio una smorfia. Non mi piace essere ignorata, ancora meno da te. “Ho bisogno di parlarti” “Sono in compagnia”- mi rispondi scocciato. “Questo lo vedo, ma ho bisogno di parlarti lo stesso” Non ti muovi. “Ok, come vuoi. Te lo posso dire anche qui, davanti a loro, quello che ho da dirti”- ti guardo con aria di sfida inquadrando i tuoi amici. Ti alzi bofonchiando. Non capisco cosa dici, ma mi viene da ridere. Non hai voluto mettere alla prova la mia capacità di fare scenate. Una volta fuori: “Alba, ti piace dare spettacolo?” “E a te piace farti pregare?” “Dimmi, cosa vuoi? ”- tagli corto “Voglio che torni a casa e che non fai più il bambino” “Io faccio il bambino? O tu? Devi crescere se vuoi aver a che fare con uno che ha il doppio dei tuoi anni.” “E anche di più!”- preciso “Cosa?” Faccio finta di non aver sentito la tua domanda e riprendo il discorso iniziato. “La tua reazione è spropositata, ingiustificata. Non ci si comporta così perché mi e’ venuto da rimettere mentre... Non era voluto. Io ci ho provato con tutta me stessa. Volevo regalarti piacere. E’ la cosa che più voglio al ...
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