Ballando il tango IX - Racconti Erotici

Ballando il tango IX

... mondo, ma non c’è l’ho fatta e non è colpa mia.” Mi fermo un attimo guardandoti diritto negli occhi e poi pungente: “Quindi adesso “persona adulta”, torna a casa e fammi diventare grande come te” La mia ironia ti arriva in pieno. Fai finta di non afferrarla e continui imperterrito: “Tu fammi sentire ancora una volta fuori posto e non mi vedrai più” “Cos’è? Una minaccia?”- rispondo ridendo “Ti sto semplicemente avvisando!” “Ah... com’è quel proverbio? Uomo avvisato, mezzo salvato?”- continuo ironica “Ecco, sei sulla buona strada della crescita. Continua così!” In quel momento avvicini le labbra alle mie. Sento il loro sapore. Vorrei sprofondarci. Chiudo gli occhi e mi allungo verso di te. Aspetto che mi baci. Ti sei già allontanato. Ti corro dietro ridendo e dandoti dello stronzo. Ti giri e: “Prima o poi quella tua risata, quel sorriso te lo farò sparire, vedrai” Mi fermo con il sorriso ghiacciato tra le labbra: “Dio, come sei macabro!”- ti rispondo stavolta seriamente. Capisci di avermi turbata e allora sorridi, con quella faccia da schiaffi. Mi prendi per mano e per un attimo camminiamo così, a braccetto, con la mia mano nella tua. Le tue dita giocano con le mie. Le stringi forte, uno alla volta. Poi ti giri verso di me: “Vai adesso. Hai lezione. Farai tardi” “Ormai la prima è già saltata... Allora verrai dopo da me?” “Vedremo!” “Daiii! Ti sto facendo gli occhi dolci. Guarda!” Ridi. “E ti offendi se ti dico che sei una bambina. Vedi come fai?” Rispondo solo con una linguaccia. “Vai stress. Poi ci vediamo a casa. Non farmi pentire però!” “Obbiettivo raggiunto, Alba!”- mi dico. Contenta mi avvio per l’università. So già che la mia testa non seguirà la noiosa lezione. Sto già immaginando il dopo assieme. Sono in estasi.