La promessa
Data: 11/08/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Tralessia
Era ormai da una paio settimane che ero rimasta sola nell'ufficio, Carlo era diventato il nuovo direttore e ancora non era arrivato nessuno al suo posto. Io ero felice così, non c'era nessuno che si potesse accorgere che a volte ero persa nei miei pensieri. E nei miei pensieri c'era lui, Carlo. Ripensavo al nostro rapporto, a com'eravamo e a cosa eravamo diventati. A ciò che era successo tra noi, ero sempre più combattuta, il sesso in sè e per sè con lui era davvero meraviglioso era molto ben dotato e sapeva usare divinamente la ua mazza, avevo scoperto anche che tutto sommato non mi dispiaceva essere dominata, ma solo per certi aspetti, perchè quando lui mi dava gli ordini o mi parlava con il suo tono perentorio un po' di paura l'avevo, insomma direi che ero piuttosto confusa. Mentre ero persa nei miei pensieri squillò il telefono "Pronto" "Il direttore la vuole vedere nel suo ufficio immediatamente", "sa per cosa" "no, non me l'ha detto". Era la prima volta che vedevo Carlo da quando era diventato il capo, potevo stare tranquilla? con lui non c'era mai da esserlo fino in fondo. Bussai alla sua porta dopo pochi minuti e quando l'aprii vidi che era in compagnia, potevo stare tranquilla! "Alessia cara, entra. Che bello rivedertii, ti presento Cristiano, un mio carissimo amico" "Piacere" "Il piacere è tutto mio signorina, Carlo aveva proprio ragione a dire che lei è molto bella!" imbarazzata arrossii. "ti prego Alessia siediti. Sai Cristiano è da un po' che non ci vediamo io e ...
... lei, da quando sono diventato direttore precisamente." "eh già" dissi io. "Alessia, come ti dicevo Cristiano è un mio carissimo amico, ma oltre a questo è venuto a trovarmi per una questione lavorativa e tu sull'argomento sei preparatissima".
mi illustrarono la questione ed iniziammo a parlare di lavoro, effettivamente era materia mia, ma anche Carlo era piuttosto ferrato, per cui non capivo il motivo per cui mi avesse fatto chiamare, se la sarebbe potuta cavare da solo o semplicemente avrebbe potuto mandare il suo amico direttamente da me. "Bene signori siete stati proprio illuminanti" disse Cristiano dopo aver terminato il lungo colloquio. "Mi si è seccata la gola con tutto questo parlare" aggiunse Carlo,"spostiamoci sui divani che vi offro qualcosa" "Io devo andare, ma grazie comunque" "ma come Alessia? Non credo che il suo capo la sgriderà se si ferma ancora per un po'" "Assolutamente non la sgriderei e poi Alessia non è una maleducata che va via senza accettare altre due chiacchiere" non potevo certo andarmene, quindi mi sedetti sul divano ed accettai il bicchiere. Cristiano si sedette sulla poltrona alla mia destra e Carlo sul divano alla mia sinistra, erano perlopiù loro due a parlare ed io mi sentivo proprio in mezzo, volevo andar via "Beh, grazie di tutto io vado" "Ferma Alessia" mi ammonii Carlo "non così presto" la sua voce era quella che...ma c'era il suo amico, non avrebbe fatto nulla. "Sai Cristiano, come ti ho già raccontato tra me e lei c'è un rapporto un ...